Calisio / Il caso

Riapertura del rifugio Campel, passano gli anni ma sulla ristrutturazione decisione di nuovo rinviata

Accesa discussione fra Comune e Asuc, ora si attende la Provincia, a una dozzina d'anni dalla chiusura dello storico locale sopra Villamontagna. Piazza Dante promette 1.800.000 euro per coprire il 95% dei costi e un 5% sarà garantito da Asuc, il Comune si assume l'onere di progettare e realizzare la nuova struttura

PUNTO Dall’annuncio del «tutto a posto» ai lavori mai partiti: una storia infinita
IL CASO Perché il rifugio Campel a Villamontagna è ancora abbandonato?

I VANDALI Dopo i "focolari" spaccati altra devastazione al Campel
PROBLEMA La triste storia del rifugio Calisio abbandonato

 

di Giorgio Battocchio

TRENTO. Per capire l'inghippo a volte serve partire dalla fine. Infatti, a conclusione dell'Assemblea pubblica informativa sul problema riguardante la ristrutturazione del "cosiddetto" rifugio Campel a Villamontagna, svoltasi alla Sala polifunzionale del Centro civico dell'Argentario a Cognola, è stato detto a chiare lettere dal sindaco Franco Ianeselli: «Un soggetto privato (leggi Asuc di Villamontagna) sulle sue proprietà può fare ciò che vuole, ma se chiede un contributo ad un ente pubblico (leggi alla Provincia e/o al Comune di Trento) deve sottostare alle norme e alle regole vigenti su quanto erogato perché soldi dei cittadini sottoposti all'esame della Corte dei conti».

Questo concetto però sembra non entrare nelle esigenze dell'Asuc.

Il presidente Piergiorgio Frachetti - pure consigliere comunale per 'Trento Unita Merler sindaco' (lista che si era impegnata in campagna elettorale del 2020 a risolvere la questione) - vorrebbe invece indirizzare secondo la sua visione il contributo pubblico per ristrutturare Campel. Non solo, nel caso di sospensione dell'uso civico non ritiene sufficiente la compensazione di 2000 euro all'anno offerti dal Comune e nel contempo non intende pagare i 2500 euro di Imis annuale.

Una differenza di 500 euro all'anno che hanno fatto discutere.

In base ai contributi ipotizzati è prevista la sospensione dell'uso civico come minimo per 20 anni. Ciò che Asuc aborrisce rivendicando il comodato d'uso in modo esclusivo.

L'atmosfera si è surriscaldata e lo scambio verbale con reciproche accuse di falsità sulle procedure tra il sindaco Ianeselli, sostenuto dagli assessori ai lavori pubblici e vicesindaco Roberto Stanchina e al bilancio Mariachiara Franzoia, e Frachetti non hanno portato in serata a risultati concreti se non quello di promettersi un incontro alla presenza del dirigente generale della Provincia, Giovanni Gardelli competente in materia, tirato in ballo nella discussione, ma con versioni diverse da parte del Comune e da Asuc sulle indicazioni fornite dal dirigente. Intanto alcuni giovani presenti, forse schifati, se ne vanno.

Discorsi triti e ritriti sentiti un'infinità di volte - non ultimo nell'altra Assemblea dell'1 settembre 2022 - che hanno spazientito gran parte del pubblico (una cinquantina di persone) nella stragrande maggioranza a favore di un iter che sembra segnato, ma non ancora accettato da Asuc. La Provincia dal fondo di sviluppo locale promette di stanziare 1.800.000 euro a favore del Comune di Trento per coprire il 95% dei costi dell'operazione e un 5% sarà garantito da Asuc (circa 100mila euro) come contributo alla spesa.

Dove troverà Asuc questi denari? Il Comune si assume l'onere di progettare (una bozza già esiste) e realizzare la struttura che una volta terminata prevede, oltre al ristorante, alcune sale che entrerebbero subito a disposizione della comunità di Villamontagna come spazi per gli Alpini e le Associazioni locali.

La gestione della parte recettiva sarà invece affidata per circa 20 anni al vincitore di un bando pubblico dove anche Asuc potrebbe concorrere. Asuc chiede da subito la gestione diretta contro ciò che prevede la normativa. Si porta ad esempio l'iter già collaudato con la malga Sant'Anna di Sopramonte, ma anche qui le due parti hanno interpretazioni contrastanti. Il presidente della Circoscrizione Andrea Vilardi ha cercato di quietare gli animi promettendo altri aggiornamenti.

La consigliera circoscrizionale Monica Ioris ha tenuto a sottolineare che lo stanziamento provinciale ricade su tutti i contribuenti della Provincia. «Non si può perdere questa opportunità che deve andare a beneficio di tutti oltre che della Città e di Villamontagna ed Asuc non può far fallire quest'opera». Applauso.

Qualcuno accenna ad una sottoscrizione tra i residenti a Villamontagna per raccogliere fondi. Si è sottolineato, inoltre, che non si può perdere l'occasione specialmente in vista delle elezioni provinciali di autunno dove cambiamenti politici e scelte economiche diverse potrebbero far svanire il contributo. Sarebbe una disfatta!

Sono poi intervenuti i consiglieri comunali Vittorio Bridi (Lega) e Andrea Merler ribadendo alcuni concetti. Assente la locale consigliera di "Trento Unita" Eleonora Angeli che si era anch'essa impegnata per risolvere il problema Campel.

A causa della diatriba si è persa l'occasione di affrontare altre problematiche quali la complicata viabilità, l'assenza di parcheggi, l'impatto ambientale e il futuro carico antropico. Intanto gli scalatori delle falesie, i cicloamatori, i tanti trentini camminatori che numerosi frequentano il Calisio continueranno a portarsi da casa bibite e panini chissà ancora per quanto tempo.

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