Infanzia / Il concorso

L’opera d’arte più bella? Vedere oltre 300 bambini dedicarsi alla pittura in Piazza Fiera

A conclusione dell’Alpecimbra FIS Children Cup, il successo dell’appuntamento nel cuore di Trento che ha visto i più piccoli armarsi di colori e dare vita, con le loro emozioni, a nuovi mondi

FOTO La concentrazione dei bimbi nel centro di Trento
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di Elena Piva

TRENTO. Fantasia, matite colorate e tanta voglia di trasformare un foglio bianco nella propria opera d’arte: sono questi gli ingredienti che, anche quest’anno, il «Premio di Pittura Cassa di Trento», ha condensato per concludere l’edizione dell’Alpecimbra FIS Children Cup, un appuntamento in linea con la tradizione decennale del Trofeo Topolino. Nemmeno i tablet riescono ad allontanare quella serenità e comprensione che l’atto di dipingere sa regalare.

Alle ore 14 di oggi, sabato 4 febbraio, bambini e bambine si sono lasciati ispirare grazie agli organizzatori del mondialino di sci, disputatosi la scorsa settimana sull’altopiano. Lo sguardo offerto da Piazza Fiera ha rivelato un centro città brulicante di cavalletti e risate - immancabili anche i genitori che, a distanza, cercavano di scrutare i dettagli delle creazioni curate dai giovani artisti. 

La traccia indicata era «Fliflick nel mondo che vorrei», così da trasportare la mascotte dell’Alpe Cimbra in contesti di ogni tipo: sulla neve o a bordo di un’astronave, in compagnia di animali oppure in mezzo a un prato verde, alle prese con lo sport ma anche in equilibrio sugli sci.

LE FOTO 

La concentrazione di trecento bambini e bambine per il concorso di pittura in Piazza Fiera a Trento

Ancora un successo per il "Premio di pittura Cassa di Trento", a conclusione dell’edizione dell’Alpecimbra FIS Children Cup, che ha portato in Piazza Fiera più di trecento piccoli artisti

I bambini delle scuole elementari che hanno arricchito l’iniziativa, ideata nel 1966 da Rolly Marchi, non si sono lasciati intimorire dal vento forte che, nella prima parte del pomeriggio, pareva divertirsi a spostare fogli e cavalletti. Naturalmente, alcuni hanno colto l’occasione per stendersi a terra e lì, sulle giacche invernali, riprendere il disegno.

Ben 54 edizioni si sono susseguite nel tempo e, con esse, migliaia di manine trentine hanno provato la gioia di dare vita a un quadro di linee, forme e tante emozioni. I prodotti sono stati poi consegnati allo staff in forma anonima, come richiesto dal regolamento, per essere valutati da un’apposita commissione, che sceglierà i migliori dieci lavori (identificati da un numero). Tutti i disegni saranno pubblicati sul sito dedicato.

Chi raccontava e chi cercava qualcosa nel suo stesso disegno: non è forse questo che significa l’espressione “cogliere nel segno”?  La verità è che persino nei giorni di tempesta o di vento forte, sono i bambini a ricordarci dove si celi ogni ora il sole. Nutrire e vivere i loro mondi consente di rendere reali i loro sogni. 

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