Trento / La polemica

Scontro sul bypass ferroviario, Fratelli d'Italia: «Noi da sempre contro questo tracciato»

Il confronto si surriscalda, dopo l'interrogazione parlamentare di Alessia Ambrosi e Andrea de Bertoldi e una richiesta di revisione del progetto (già respinta dal ministro Salvini) per evitare, fra l'altro, di toccare le aree ex industriali inquinate di Trento Nord

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TRENTO. «La nostra posizione è chiara fin dal 2021: sì all'opera, no a questo tracciato». Fratelli d'Italia non arretra rispetto alla piccola bomba lanciata l'altroieri da Alessia Ambrosi e Andrea de Bertoldi con l'interrogazione parlamentare sul bypass ferroviario e la richiesta di stopparne l'iter progettuale per individuare un tracciato più sicuro e meno problematico, che eviti ad esempio di andare a toccare le aree inquinate di Trento Nord.

La conferma di una richiesta, la revisione del tracciato, che il ministro Salvini ha già rimandato al mittente e che se accolta metterebbe in forte dubbio i 930 milioni del Pnnr per realizzare l'opera è arrivata l'altroieri dai gruppi consiliari provinciale e comunale del partito che esprime la premier Giorgia Meloni.

In una nota congiunta i consiglieri ricordano di essere favorevoli all'idea di realizzare una circonvallazione ferroviaria ma perplessi sul progetto di Rfi attualmente in fase di appalto. Ricordano di aver sempre partecipato ai cortei cittadini per chiedere chiarezza sul progetto, organizzato gazebi e raccolta firme e chiesto lo studio di un tracciato alternativo più sostenibile.

È una posizione che coincide con quella della Rete dei Cittadini, che non ha caso ha preso posizione nello scontro innescato con la Lega dall'iniziativa di Ambrosi e de Bertoldi.

La Rete se la prende in particolare con Roberto Paccher, consigliere provinciale del Carroccio, che aveva accusato i deputati di FdI di una presa di posizione estemporanea che rischia di mettere in dubbio il progetto.

«Il consigliere provinciale intervenuto a mezzo stampa - afferma una nota del comitato - non è molto al corrente di ciò che riguarda il progetto di fattibilità tecnico economica della Circonvallazione di Trento. Se lo fosse, non definirebbe estemporanea l'iniziativa in parola, perché il documento presentato è perfettamente in linea con quanto il partito dell' onorevole Ambrosi ha sempre dichiarato riguardo al cosiddetto by pass di Trento. Partito che non ci risulta si sia mai dichiarato contrario alla Circonvallazione di Trento ma a "questo" progetto della Circonvallazione di Trento, come ha sempre fatto la Rete dei Cittadini, che agisce notoriamente fuori dai partiti.

"Questo" progetto è stato fortissimamente criticato dagli stessi Servizi della Provincia autonoma di Trento, tanto che nella delibera relativa al parere sulla valutazione di impatto ambientale, la Provincia Autonoma di Trento non ha espresso parere favorevole, ma si è limitata a trasmettere la lunga serie delle note redatte dai servizi provinciali, colme di richieste di integrazioni, approfondimenti e segnalazioni di vere e proprie carenze progettuali. Il ritrovamento di sostanze inquinanti quali piombo e piombo tetraetile sotto le aree ferroviarie comprese tra i due SIN ex Sloi ed ex Carbochimica, fatto che è completamente sfuggito ai progettisti di R.F.I., fa dubitare fortemente che, come dichiara il Consigliere, il cantiere venga aperto in "condizioni di massima sicurezza".

Se è veramente un tema centrale affrontare il problema delle aree inquinate, occorre non solo indagare quanto è effettivamente estesa la presenza di inquinanti nel sottosuolo ferroviario, ma anche ricercare attivamente ipotesi alternative di tracciat. La Rete dei Cittadini ha sempre operato con e nella società civile, che si esprime democraticamente anche nella forma partitica, ed è fermamente convinta che non esista un modo "di destra" o "di sinistra" di fare le cose per bene, anziché raffazzonare un'opera "monumentale" perché "ci danno un miliardo"».

Ambrosi e de Bertoldi, pur confermando la loro posizione, hanno poi cercato di smussare nei toni la polemica con la Lega dicendosi sempre disponibili al dialogo e invitando il Carroccio «a ritrovare maggior serenità» ricordando come l'emendamento approvato nella legge di bilancio a Roma, su proposta anche dell'onorevole leghista Cattoi, stanzia due milioni di euro per verificare ed individuare eventuali pericoli di inquinamento sul tracciato del passante ferroviario.

Intanto i comitati si preparano a portare sul campo la loro battaglia contro questo progetto di bypass e annunciano che sabato inaugureranno il loro presidio permanente, nella zona dell'Offficina Odortizzi in via Brennero.

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