Povo / L’allarme

Diciottenne scomparsa in Marzola,  in cento persone sulle sue tracce

In azione anche i vigili del fuoco permanenti con i droni del nucleo Sapr (Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto) e l'unità mobile all'interno della quale è stata allestita la base operativa per le ricerche

TRENTO. Sono riprese questa mattina, lunedì 26 settembre, alle 7.30 le ricerche della giovane del capoluogo di cui non si hanno più notizie dalla tarda mattinata di sabato. La studentessa l'altro ieri aveva lasciato come sempre l'abitazione in cui vive con la famiglia per recarsi all'istituto che frequenta.

Al termine delle lezioni, tuttavia, non ha fatto ritorno in famiglia, senza più dare proprie notizie. La ragazza, diciotto anni, era andata a scuola con la sua bicicletta elettrica e lo zaino: l'allarme è stato lanciato nel primo pomeriggio dai genitori della giovane, al termine delle verifiche nel giro di compagni, amici e conoscenti della figlia una volta compreso che non era con nessuno di loro.

Dopo la chiamata al 112, sono stati gli agenti delle volanti della questura a raggiungere l'abitazione della famiglia della ragazza per raccogliere tutti gli elementi utili per cercare di rintracciare la diciottenne. Poco dopo, l'altro ieri pomeriggio, non lontano dall'abitazione era stato ritrovato lo zainetto della giovane.

Dopo aver effettuato ulteriori verifiche per tutto il pomeriggio della giornata di sabato, senza che le ricerche in città e nella cerchia di conoscenze della giovane dessero risultati, a partire dall'alba di ieri le operazioni sono state ampliate, con la mobilitazione di decine di soccorritori: dapprima i vigili del fuoco volontari del corpo di Cognola, assieme al Soccorso alpino, hanno battuto sentieri e radure che dalla zona di Cognola e San Donà - zone in cui sembrava fosse stata notata la ragazza prima che non desse più sue notizie - salgono verso il Calisio.

Dalla tarda mattinata di ieri, invece, le ricerche si sono spostate nella zona di Povo e, in particolare della Maranza: tra Pramarquart e il rifugio era stata infatti ritrovata la bicicletta della giovane.Ai vigili del fuoco volontari di Povo, Cognola e Villazzano, si sono uniti quelli dei corpi di Meano e Mattarello, oltre agli agenti della polizia, a donne e uomini del Soccorso alpino, del Soccorso alpino della Guardia di Finanza della tenenza di Tione, con le rispettive unità cinofile e i cani della Scuola provinciale cani da ricerca.

In azione anche i vigili del fuoco permanenti con i droni del nucleo Sapr (Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto) e l'unità mobile all'interno della quale è stata allestita la base operativa per le ricerche.

Quasi un centinaio di soccorritori hanno battuto la zona tra l'ex polveriera da un lato e Pianizza di Villazzano dall'altro, lavorando fino a sera. Solo alle 20.30, con il calare del buio, le operazioni sono state interrotte dato che non erano emersi elementi nuovi e i pericoli per gli operatori in campo sarebbero stati eccessivi, nella boscaglia.Le ricerche riprenderanno come detto stamane e non è escluso possano estendersi anche alle pendici della Marzola che guardano verso Valsorda e l'altopiano della Vigolana.

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