Trasporto / La novità

In arrivo i nuovi autobus elettrici: 16 mezzi per la tratta Trento, Lavis e Zambana

I finanziamenti, in totale oltre 12 milioni di euro, arrivano dal Pnrr. E si tratta delle primissime aggiudicazioni del Piano nazionale, come conferma il dirigente della Provincia Roberto Andreatta

TRENTO. Altro passo in avanti verso una città (e una mobilità) sempre più ecologica. Sono in arrivo, infatti, ben 16 nuovi bus: 6 da 12 metri, 3 da 18 metri e altri 7 elettrici da 12 metri. Il tutto con relativa infrastruttura per la ricarica. I finanziamenti, in totale oltre 12 milioni di euro, arrivano dal Pnrr. E si tratta delle primissime aggiudicazioni del Piano nazionale, come conferma il dirigente della Provincia Roberto Andreatta. Che guarda già oltre.

«Questi bandi sono collegati alla stazione di Trento: grazie a circa 6 milioni di fondi olimpici, non a quelli del Pnrr, e con l'aggiunta delle risorse di Rfi, è previsto un investimento da oltre 10 milioni di euro per il "restyling" della stazione Fs: questo implicherà lo spostamento degli stalli di sosta degli autobus, dalla posizione attuale davanti all'ingresso della stazione in piazza Dante al piazzale ex Dogana. E lì verranno installati anche gli impianti di ricarica di questi nuovi autobus».

I lavori della stazione saranno completati entro il 2026 e tutto il sistema di trasporti nell'area, per quella data, sarà completamente a regime.

Tornando ai nuovi autobus, il via libera con la ratifica dell'aggiudicazione provvisoria è arrivato ieri durante il Cda di Trentino Trasporti. I mezzi entreranno in servizio sulla tratta tra Trento, Lavis e Zambana.

I bandi di gara finanziati dal PNRR per la Transizione energetica

Il bando di gara prevedeva due lotti, entrambi finanziati con i fondi del Pnrr: il primo di 7.514.669 euro oggetto dell'aggiudicazione, per 6 autobus da 12 metri e 3 da 18 metri con relativa infrastruttura di ricarica in deposito e al capolinea.

Il secondo di 4.717.406 euro, oggetto di possibile opzione con negoziazione, per 7 bus elettrici da 12 metri con infrastruttura di ricarica al capolinea. Si è aggiudicata la gara il raggruppamento tra Evobus Italia S.p.A. ed Enelx Italia S.r.L. che ha offerto un importo ribassato di 7.459.951,06 euro. I tempi del Pnrr prevedono la firma del contratto entro il 30 settembre, mentre la fornitura è prevista entro 400 giorni naturali consecutivi dalla firma. Il secondo lotto, come accennato, sarà oggetto di negoziazione con l'aggiudicataria, una volta confermati i fondi a seguito di convenzione tra la società, il Comune di Trento destinatario dei fondi e la Provincia.

L'elettrificazione della città di Trento

Il Progetto di progressiva elettrificazione del servizio urbano di Trento, condiviso con gli azionisti, prevede tre fasi.La prima, attraverso il lotto aggiudicato, prevede la realizzazione di una linea ad alta capacità e ad alta priorità con corsia riservata tra il centro città e la periferia nord fino a Zambana; il servizio passerà da una capacità oraria di circa 300 passeggeri per direzione fino a un massimo 800 in orario di punta in base alla frequenza. Oltre al miglioramento del servizio offerto, si punta alla riduzione della CO2 emessa, stimata in 400 tonnellate in meno all'anno, e a un positivo bilancio energetico con riduzione di energia primaria di circa il 13%.

È prevista l'infrastruttura di ricarica lenta nel deposito di via Innsbruck di tipo "overnight" e veloce di tipo "opportunity" a Lavis, presso la stazione della FTM in Piazzale Stolcis. La seconda, attivabile grazie ai fondi concessi al Comune di Trento e prevista come opzione nel bando aggiudicato, prevede l' elettrificazione delle linee 7 e 11 del capoluogo, con infrastrutture di ricarica "leggere" ai capolinea.

Anche in questo caso si prevede una riduzione di CO2 emessa, stimata in 600 tonnellate all'anno, e una riduzione di energia primaria. La terza, non prevista nel bando in quanto non ancora finanziata, prevede la progressiva elettrificazione delle linee 9 e 10 del capoluogo e sarà progettata in caso di disponibilità di ulteriori fondi.

La tecnologia offerta

L'aggiudicatario Evobus Italia S.p.A. ha offerto bus elettrici del modello Citaro con batterie agli ioni di litio che supportano ricarica lenta in deposito e veloce con pantografo ai capolinea. I modelli prevedono i motori elettrici nei mozzi che, nel caso del 18 metri, hanno la trazione sui 4 assi, contribuendo alla sicurezza anche su fondi impegnativi con neve e ghiaccio.Tutti gli autobus sono dotati dei sistemi previsti dai fondi, quali attrezzature per trasporto disabili, sistemi di videosorveglianza e di protezione dell'autista, geolocalizzazione e contapasseggeri con indicazione della soglia massima di carico personalizzabile in caso di emergenze, quali quelle appena trascorse.

comments powered by Disqus