Crisi / Commercio

Trento, chiude Conbipel. La Uil: “Un’altra sconfitta per il centro storico, ora salvaguardiamo i posti di lavoro”

Il sindacato: “Il fatto che ad abbassare le serrande sia stavolta una grossa catena, non lascia presagire nulla di buono per il mantenimento dei livelli occupazionali nel comune di Trento. Le istituzioni locali, a partire dal sindaco, devono iniziare a preoccuparsi”

TRENTO. Questa volta a chiudere il punto vendita in centro è una grossa catena, Conbipel, ormai in amministrazione straordinaria da diverso tempo. Da 184 negozi che componevano la “flotta” del marchio, dopo l’acquisizione da parte del gruppo Grow capital, si è arrivati a 165. Uno dei 19 negozi colpiti è quello del centro di Trento.

“La priorità per noi – scrive la Uil – è stata immediatamente la salvaguardia dei posti di lavoro: 2 addette alle vendite a tempo indeterminato, una a tempo determinato e un addetto somministrato per un totale di 4 persone che rischiano di rimanere senza lavoro.

“Come UILTuCS del Trentino Alto Adige/Südtirol ci siamo subito attivate e coordinate con il segretario nazionale Zimmari che segue la procedura a livello nazionale. L’accordo confederale, ove possibile, prevede la possibilità per le lavoratrici di essere ricollocate nei punti vendita limitrofi." dichiara Annalisa Santin che ha seguito sin dal febbraio 2020 tutta la procedura di concordato prima e amministrazione straordinaria poi.

“Rimane comunque il rammarico di vedere ancora un negozio del centro storico di Trento chiudere i battenti e, il fatto che stavolta sia anche una grossa catena, non lascia presagire nulla di buono per il mantenimento dei livelli occupazionali nel comune di Trento. Crediamo che su questo anche le istituzioni locali a partire dal sindaco debbano iniziare a preoccuparsi”.

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