Città / Il caso

Bravata di alcuni giovani: un tuffo all’alba in piscina. Sorpresi dal bagnino al lido Manazzon

Ovviamente si sono dati alla fuga prima dell'arrivo della polizia. Si tratta dell'ennesimo sgarro all'interno dei lidi cittadini. Ad agire non sono vere e proprie gang, ma l'atteggiamento è il medesimo: spacconerie,  dispetti e, soprattutto, nessun rispetto delle regole di civile convivenza

TRENTO. Un tuffo all'alba, dopo aver superato l'alta recinzione esterna dell'impianto Manazzon e, in barba ad ogni regola, essersi intrufolati in un'area privata. Alcuni giovani, forse una decina, adolescenti o poco più "vecchi", sono stati scoperti attorno alle 6 di sabato mattina dal responsabile degli assistenti bagnanti. Ovviamente si sono dati alla fuga prima dell'arrivo della polizia. Si tratta dell'ennesimo sgarro all'interno dei lidi cittadini.

Ad agire non sono vere e proprie gang, ma l'atteggiamento è il medesimo: spacconerie, un comportamento che definire esuberante è un eufemismo, dispetti e, soprattutto, nessun rispetto delle regole di civile convivenza.

Tutti giovani, per lo più minorenni, sono stati segnalati sia all'impianto Manazzon in via Fogazzaro e sia alla piscina all'aperto di Gardolo: entrano in piccoli gruppi e sembrano farsi beffa del desiderio di relax e di divertimento degli altri utenti, grandi e piccoli. «In alcune occasioni abbiamo dovuto ricorrere alle forze dell'ordine per riportarli alla calma o allontanarli» conferma il presidente di Asis Martino Orler.

La stagione dei lidi è appena iniziata e l'ente gestore è già costretto - se non a correre ai ripari - a rivedere il piano organizzativo in nome della sicurezza. I controlli, garantiti negli orari di apertura, saranno predisposti anche di notte per evitare altri tuffi notturni dopo l'episodio di ieri. «Non si tratta solo di un reato, ossia di un'intrusione in una proprietà privata. C'è un problema di sicurezza: quei ragazzi hanno corso un rischio elevato superando il cancello, avrebbero potuto farsi male - prosegue il presidente Orler - Identificare chi siano questi giovani non è la priorità: è più importante trovare correttivi affinché questi episodi non succedano più. Ad esempio con l'intervento di guardie notturne». Ma i "grattacapi" non mancano anche di giorno.

«Abbiamo a che fare con alcuni ragazzi che hanno un comportamento "sopra le righe", che rispondono male anche i nostri assistenti bagnanti - prosegue il presidente di Asis - Ringraziamo gli agenti della polizia locale per il loro intervento». (ha collaborato Roberto Franceschini)

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