Opere / Il caso

Tav e bonifiche di Trento Nord: il piano c'è, ma non si può dare ai consiglieri comunali

L’annuncio dell’assessore Facchin, che anticipa un «cantiere pilota», saranno eseguiti carotaggi dalla rotatoria di Nassirya alla Sloi: «è un documento di Italferr, non è compito del Comune»

di Lorenzo Basso

TRENTO. «Come amministrazione siamo da qualche tempo in possesso di un documento che ci permette di guardare con fiducia alla serietà con cui sono state prese da parte di Italfer alcune prescrizioni approvate dal Consiglio comunale di Trento».

A pochi giorni dal via libera della Commissione tecnica Pnrr-Pniec sulla valutazione di impatto ambientale (Via) per il progetto di fattibilità tecnico-economica della circonvallazione ferroviaria di Trento, l'assessore alla mobilità Ezio Facchin si dice fiducioso sul recepimento delle indicazioni approvate da Palazzo Thun nei mesi scorsi prima dell'avvio dei lavori.

In occasione della serata informativa dedicata interamente al bypass ferroviario, l'esponente della Giunta comunale cittadina ha infatti mostrato il documento ancora in fase istruttoria di Italferr, trasmesso per conoscenza all'Agenzia per la protezione dell'ambiente della Provincia di Trento (Appa), in cui si parla delle indagini per la sicurezza ambientale nelle aree inquinate di Trento Nord.

Il testo, che non è stato trasmesso neppure ai consiglieri, prescrive le modalità degli scavi e dei sondaggi esplorativi, affidati ai lavoratori Agrolab ambiente Srl di Carrara (per Italferr) e di Appa.

«Oggi diamo delle certezze sul fatto che il tema - ha specificato Facchin, rifiutando apertamente di fornire il testo ai presenti - è all'attenzione del committente, ma non è compito dell'amministrazione comunale dare attuazione al cantiere pilota. Questa conferenza informativa ci permette di fare sapere che al cantiere pilota ci si sta lavorando, e questo documento testimonia il lavoro in corso».

Il testo, richiesto a più voci dai consiglieri di minoranza presenti, è stato proiettato e letto nei punti salienti dall'assessore, che ha spiegato di come si preveda un piano di indagini tra la rotatoria dei Martiri di Nassirya e via Unterveger, all'interno del sito inquinato di interesse nazionale.

Nello specifico, si parla della sicurezza dei lavoratori e dei residenti, e di come il cantiere sarà preceduto da diversi sondaggi (relativi a campioni di suolo, sedimenti, polveri, acqua di falda e gas interstiziale), volti a capire il livello di inquinamento del suolo e ad individuare gli impianti di smaltimento finale.

«Il documento - ha aggiunto nella discussione il sindaco, Franco Ianeselli - dimostra come vi sia un documento che parla di una nostra proposta. Non è ancora definitivo, ma si rileva un ulteriore avanzamento rispetto a quanto detto solo pochi giorni fa, a dimostrazione dell'attenzione delle proposte emerse nel corso del dibattito pubblico e delle indicazioni fornite dal Comune».

Qualche perplessità sul punto è stata sollevata dal consigliere Andrea Maschio (Onda civica), che ha specificato come i sopralluoghi non possano essere definiti un cantiere pilota.  «Il cantiere pilota - ha detto - è altro: è un primo insediamento del cantiere per capire se, dopo i primi metri cubi di terra movimentata, vi è la possibilità di proseguire in sicurezza».

Anche il consigliere Giuseppe Urbani (Fratelli d'Italia) ha sollevato alcuni dubbi, affermando che «sarebbe stato opportuno che gli espropri avvenissero dopo il cantiere pilota».

Secondo le stime dell'assessore, dato che l'approvazione del progetto è attesa dalla conferenza dei servizi entro luglio, e l'avvio dei lavori per il febbraio del 2023, il cantiere pilota dovrebbe essere attivato nei prossimi mesi.

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