Reportage / Città

La "Notte bianca"? Sì, ma solo dei trentini: i fan di Vasco non «invadono» il centro storico

Locali aperti fino all’alba? Praticamente solo quelli della «movida» cittadina, mentre il popolo del Blasco si è fermato in zona Sud, ed ai «camion ristoro» spuntati come funghi

di Gigi Zoppello

TRENTO. Finito il concerto di Vasco, i 120 mila fans hanno invaso il centro di Trento per la «notte bianca»? No. Dopo ore ed ore sotto il sole e chilometri di scarpinate (andata e ritorno), il «popolo di Vasco» ha cercato di raggiungere rapidamente la propria auto, il proprio pullman, il proprio treno o l’alloggio prenotato. E in centro non è arrivato l’auspicata «invasione».

Anche perché i fans si sono serviti lungo la strada, in particolare nei «camion ristoro» mobili che come davanti agli stadi sono spuntati ieri in tutta Trento Sud: davanti ai parcheggi, lungo le vie di accesso. E gli unici bar a lavorare sono stati di Trento Sud.

Va detto che Mac Donalds e Marinaio devono avere fatto incassi stellari, letteralmente invasi da migliaia e migliaia di persone. Ma molti si sono fermati su viale Verona (al Groff, al distributore Eni Agip che aveva allestito un bancone con la birra Plotegher, al Blu Sax, al Flambard e su e su), oppure su via Degasperi.

Non solo Vasco con la “Notte Bianca”: che successo la movida no stop

Non solo Vasco: ieri Trento ha vissuto una movida inedita, grazie alla notte bianca che ha accompagnato il mega concerto della Trentino Music Arena. Pochi i reduci dal concerto in giro, probabilmente troppo stanchi dopo una intera giornata passata a cantare e ballare sotto il sole, ma locali strapieni e tanta voglia di fare festa.

In centro città, invece, c’erano solo trentini. Piazza Duomo piena, e tutto intorno hanno lavorato bene solo i bar della «movida», con i loro clienti abituali che però hanno potuto gustarsi la serata fino all’alba. Perché la famosa «Notte bianca» del comune di Trent è stata solo questo: bar aperti tutta la notte.

Nessun evento (la famosa ordinanza di divieto di organizzare eventi con occupazione di suolo pubblico c’era, ed era ancora in vigore), nessun negozio aperto, e nemmeno tutti i locali.

In sostanza, hanno fatto la notte bianca quelli che ci hanno creduto, che sono poi i soliti locali del divertimento giovane: il Baccus in piazza Fiera, il Fiorentina in via Calepina, i bar di via Verdi, di piazza Duomo, L’Oriola Bella Vita, l’Accademia del Gin, il Gatto Gordo, e tutti i locali di largo Carducci che ormai è diventata il cuore della movida trentina.

Impressionante la differenza percepita spostandosi solo di pochi metri: se largo Carducci era ancora traboccante di vita alle 4, la vicina via San Pietro era deserta e silenziosa.

E i fan di Vasco? Sono arrivati, alla spicciolata, questa mattina a fare colazione. Ma la maggior parte sono già in viaggio per casa loro.

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