Movida / Lo scontro

Locali chiusi, ma per protesta: al bar Scaletta e al Matrix serrande giù alle 9 della sera

La rabbia dei titolari: “Ci obbligano ad avere i buttafuori anche quando non c’è nessuno”. La sindaca della notte: “Il provvedimento potrà essere rimosso, ma ora serve per garantire un equilibrio”

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TRENTO. Monta la protesta dei gestori del bar Scaletta e Matrix, dopo l'ultima ordinanza del sindaco di Trento Franco Ianeselli. È così arrivata la chiusura "super" anticipata, già alle ore 21, nella serata di giovedì. Un segnale di protesta dopo che il primo cittadino, con un provvedimento ad hoc pensato per i due locali gestiti rispettivamente da Stefano Dorigatti e Vladimir Xhilaga, ha di fatto costretto i titolari a munirsi di buttafuori fissi (che loro hanno più volte sostenuto di avere già chiamato in passato ancor prima dell'ordinanza) per gestire il grande flusso di persone che, durante le serate, si radunano nel piazzale di Santa Maria Maddalena.

Serrande giù alle nove di sera quindi, per dire "basta" e dimostrare che la confusione e la movida serale non dipendono solo dai due locali ormai da mesi nell'occhio del ciclone.

«Ianeselli vuole che facciamo gli sceriffi? Ci paghi come tali» aveva sentenziato pochi giorni fa Dorigatti, che ha rincarato la dose: «Sì, è un segno di protesta. Visto che ci obbligano a tenere i bodyguard anche durante la settimana, quando non c'è praticamente nessuno, allora chiudiamo a un orario per noi nuovo. Non ha senso pagare queste persone perché restino qui, chi dovrebbero controllare? Piuttosto andiamo a casa». Anche Xhilaga la settimana scorsa aveva descritto la situazione come un «cane che si morde la coda da solo, l'ennesimo capitolo di una situazione che ormai va avanti da sempre», con tono sconsolato.

«Praticamente guadagnano più i buttafuori dell'intero locale - ha concluso - È sicuramente una cosa assurda, ma ormai purtroppo è andata così». Resta da capire come evolverà la situazione, ma sicuramente il clima continua ad essere particolarmente teso. Il tutto nonostante una riunione, sempre l'altro ieri sera, che ha messo di fronte il gestore del bar Scaletta (assente quello del Matrix) e la polizia locale, per fare il punto rispetto alla questione buttafuori e mantenimento di una situazione quanto più possibile tranquilla.

«Il confronto è stato utile per chiarire l'ordinanza recentemente varata dal sindaco - ha spiegato la sindaca della notte, Giulia Casonato - È stato ricordato che è un modo per convivere, una soluzione per garantire un certo equilibrio e che speriamo in futuro possa anche essere rimossa. Nel frattempo però questa misura serve, e con i gestori è stato deciso di tenere tre bodyguard congiunti oppure quattro suddivisi a coppie per gestire il deflusso della gente alla chiusura dei locali nelle giornate di mercoledì, venerdì e sabato. Capiamo poi che nelle altre, anche con un solo buttafuori, i gestori possano essere contrariati perché dicono che costa di più quella persona rispetto all'incasso complessivo».

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