Città / Emergenza

Allarme costi dell'energia: Trento potrebbe chiudere una piscina, il sindaco è preoccupato

Il primo cittadino traccia un quadro fosco delle spese, «ma niente è ancora deciso». L’assessore Panetta: «In effetti lo stanno facendo moltissime città in Italia»

di Nicola Maschio

TRENTO. «Fino ad alcune settimane fa ragionavamo su come potenziare la futura nuova piscina di Trento, oggi però non è da escludere che se ne possa addirittura chiudere una per contenere i costi».

Le parole del sindaco Franco Ianeselli sono risuonate drammatiche, ma coerenti con le difficoltà del momento. Del rincaro delle spese legate all'energia si è discusso sabato durante l'assemblea della rappresentanza regionale degli agenti di commercio e, nel proprio intervento, il primo cittadino ha rimarcato un concetto: «Gli investimenti e le grandi opere come la circonvallazione, per quanto possano dividere la cittadinanza, sono necessarie per lo sviluppo nella nostra comunità. Tuttavia, è inevitabile che in questo momento si stiano facendo ragionamenti anche sulle difficoltà evidenti del periodo storico: ci sono costi che impattano sul nostro Comune, come tutti stiamo tenendo d'occhio le spese e sarà necessario operare in questo senso».

Nessun allarmismo comunque in questo momento, dato che non è stata ancora presa una decisione ed anzi, il confronto con Asis, come evidenziato dall'assessore comunale allo sport Salvatore Panetta, è previsto per le prossime settimane. Ma i tempi sono stretti.

«Ci vorrà un po' di tempo, ma nemmeno troppo perché la tematica è senza dubbio urgente e non possiamo aspettare ancora per prendere delle decisioni e dei provvedimenti - ha spiegato quest'ultimo. - Ovviamente questo rincaro sta avendo un riflesso anche sulla nostra gestione, ma non si arriverà ad una chiusura. Capisco però le parole del Sindaco, che ha voluto porre l'attenzione sulla difficoltà e drammaticità del momento storico: stiamo lavorando con grande attenzione e serietà, ma di contro bisogna anche evidenziare il fatto che sì, nel resto d'Italia le piscine stanno effettivamente chiudendo, dobbiamo essere onesti. Questo ci fa capire la criticità che il rincaro ha portato al nostro Paese».

Pur scongiurando al momento l'ipotesi di una chiusura, Panetta non ha comunque escluso un ragionamento sulla turnazione delle strutture, pensando a particolari orari e ad alternanze, senza interrompere il servizio. «È presto ancora per fare qualsiasi tipo di ipotesi, servirà come detto, quanto prima, un confronto con Asis - ha ribadito. - Però non dimentichiamoci che Trento è la città dello sport per eccellenza, e da assessore del settore posso assicurare che non vogliamo assolutamente chiudere niente. Piuttosto, saranno necessari altri interventi: ad esempio, aspettiamo quanto prima una decisione da parte del Governo che possa dare ristori e sostegni giusti alle società sportive, equiparandole alle attività commerciali in tutto e per tutto. Ci sono state società di tennis, per citare un caso, che hanno pagato complessivamente 30 mila euro per mantenere attivi i "palloni" per giocare indoor durante il periodo invernale, quando prima ne pagavano 10 mila. Servirà fare forte sinergia con gli assessori degli altri Comuni per trovare quanto prima una soluzione e un percorso condiviso, anche perché questi costi andranno coperti e, purtroppo, sarà necessario intervenire anche sulle tariffe per l'utenza».

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