Mobilità / La novità

Arrivano nove bus elettrici, alla fine del 2023 saranno operativi sulla linea Trento-Zambana

I nuovi mezzi "ecologici" saranno acquistati da Trentino Trasporti grazie ai fondi ministeriali provenienti dal Pnrr: obiettivo prolungare il tragitto dell'attuale linea 17, portando il nuovo capolinea da Lavis verso il cuore della Piana Rotaliana

di Franco Gottardi

TRENTO. Nell'attesa di Nordus e tram e di un sistema di trasporto pubblico cittadino la cui sostenibilità economica è ancora tutta da dimostrare, il Comune punta nel medio periodo ad un'asse nord-sud ecologica e leggera.

Sfruttando i fondi ministeriali provenienti dal Pnrr saranno acquistati da Trentino Trasporti 9 autobus elettrici più le due centrali per la ricarica, da installare una in deposito e l'altra al capolinea nord, per una spesa complessiva di 7,5 milioni.

Il bando di gara parla di "procedura aperta per la realizzazione di una linea suburbana Trento - Lavis - Zambana con fornitura di autobus elettrici e posa in opera dell'infrastruttura di ricarica".

E già il titolo evidenzia la prima novità: l'intenzione di prolungare il tragitto dell'attuale linea numero 17, la prima ad aver superato i confini del Comune capoluogo, portando il nuovo capolinea da Lavis verso il cuore della Piana Rotaliana.

La scelta di sfruttare i soldi del Pnrr per potenziare il trasporto verso nord è maturata nei mesi scorsi, prima ancora che partisse il Dibattito Pubblico sulla circonvallazione ferroviaria di Trento.

In quel momento, siamo all'autunno scorso, i tecnici sapevano bene che il progetto di Rfi prevedeva il raddoppio dei binari della linea del Brennero dallo scalo Filzi in su e la conseguente interruzione durante i lavori della linea ferroviaria Trento-Malè a nord del cantiere, presumibilmente a Lavis.

Ecco dunque che il rafforzamento dell'autobus numero 17 e il suo prolungamento fino al cuore della Piana Rotaliana sarebbe stato funzionale per il trasbordo dal ferro alla gomma dei molti pendolari che ogni giorno raggiungono il centro città con la "vaca nonesa".

Nelle ultime settimane questo scenario è cambiato perché il Dibattito Pubblico ha spinto Rfi, Comune e Provincia a trovare soluzioni tecniche diverse, garantendo uno stop alla Trento-Malè molto più limitato rispetto ai quattro anni ipotizzati all'inizio.

Ma ormai le procedure per l'acquisto degli autobus elettrici sono partite e il quadro in fondo non cambia. Nel senso che la linea 17 prolungata ed ecologica può essere un'ottima sperimentazione per valutare un'alternativa economicamente più sostenibile rispetto al Nordus.Secondo le intenzioni la Trento-Lavis sarà una linea "forte", con cadenze orarie ravvicinate specie nelle ore di punta.

E capienze sostanziose visto che tre dei nove mezzi acquistati saranno da 18 metri, mentre gli altri sei quelli classici da 12 metri.

L'importo a base d'asta per i 9 autobus è di 5.743.500 euro a cui si aggiungono 1.771.169 euro per le due centrali di ricarica per un totale, compresi gli oneri per la sicurezza, di poco più di 7,5 milioni.Ma la conversione verso l'elettrico, scelto perché basato su una tecnologia industrialmente più solida rispetto all'idrogenoe perché più pulito rispetto al metano, non si fermerà a Zambana.

Grazie ad un ulteriore stanziamento deciso poche settimane fa sono stati assegnati altri 4,7 milioni al Comune di Trento per l'acquisto di almeno altri 7 autobus.

Una cifra che si è deciso di accorpare nel medesimo bando di gara di Trentino Trasporti sotto forma di opzione per ulteriore fornitura, anche in questo caso completa di relativa infrastruttura di ricarica del tipo "opportunity". L'importo a base di gara è stato così portato alla cifra complessiva, al netto di Iva e imposte, a 12.232.075 euro.

Gli autobus aggiuntivi verranno presumibilmente impiegati sulle altre linee che Trentino Trasporti, con una delibera del Consiglio di amministrazione del 28 ottobre scorso, ha deciso di rendere a trazione elettrica.

Si tratta della linea A, il cosiddetto pollicino che serve la zona compresa tra piazza Dante e la Clarina; la navetta che collega i parcheggi Zuffo e Monte Baldo col centro; la linea 2 che viaggia sulla tratta Piedicastello-ospedale S.Chiara.

Il bando di gara è già aperto con termine ultimo per la partecipazione fissato al 15 aprile. L'assegnazione, da decreto ministeriale, dovrà avvenire entro settembre. I tempi per la fornitura dei primi 9 autobus sono fissati in 400 giorni.

La Trento-Zambana elettrica dovrebbe insomma essere operativa verso la fine del 2023.

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