Commercio / La storia

Mercato di piazza Vittoria a Trento: Gianni e Bruna lasciano il banco dell’ortofrutta

Novità in arrivo, al loro posto continueranno l’attività Massimiliano e Manuel, padre e figlio di Gardolo: le «casette» continuano a riscuotere successo e sono amatissime dai trentini del capoluogo

TRENTO.  Gianni Endrizzi e Bruna Calovi, 62 e 54 anni, marito e moglie, di Lavis, dopo quasi trent'anni abbassano la serranda. Il 31 dicembre sarà il loro ultimo giorno di lavoro dietro il bancone. Le due figlie hanno fatto altre scelte professionali e loro, dopo un'onorata carriera, si compreranno un camper per girare l'Italia e l'Europa.

Gianni ricorda come iniziò l'avventura: «Dopo aver fatto il cameriere, il gommista, lavorato in cava, il carpentiere, montatore di tubi, ho fatto per dieci anni l'autotrasportatore. Mentre aspettavo per una consegna al Sait di Piazza Lodron, ho saputo che un banco ortofrutta era in vendita, e mi ci sono buttato».

«Abbiamo avuto tante soddisfazioni - ricordano insieme Gianni e Bruna - perché la clientela è diventata la nostra famiglia allargata. Abbiamo clienti da Mattarello e da Martignano, ma anche dalle Valli. Abbiamo visto bambini diventare adulti e genitori, anche nonni; adulti diventare anziani. Tanti clienti sono stati con noi per tutti questi 29 anni. Non solo due parole, ma confidenze, belle chiacchierate. Come amici affezionati».

In questi giorni Massimiliano e Manuel, papà e figlio di Gardolo, i nuovi proprietari del chiosco, sono all'opera in affiancamento. «Lasciare ci dispiace - aggiungono Gianni e Bruna - e abbiamo il magone. In questi 30 anni abbiamo visto Trento diventare più bella, più turistica, più universitaria. Ma il lavoro è duro. Sveglia alle 4 di mattina, tre trasferte la settimana al mercato all'ingrosso di Bassano. Negli anni abbiamo fatto conoscere ortaggi e frutta di tutta Italia. Proponiamo 7 tipi di pomodoro, 10 di radicchio. In questi giorni i nostri clienti ci stanno riempiendo di regali, dolci, bottiglie. Grazie a tutti!».

Poco distante, nell'angolo, Paolo Longo lavora da due anni nel chiosco della verdura e frutta biologica ex Mosna. Di Catania, in Trentino da sei anni, ha fatto uno studio di mercato prima di fare questa scelta. «Questo di Piazza Vittoria è l'unico mercato tipico di Trento. Abbiamo un 80% di clienti fissi. Migliorie? Suggerirei al Comune di installare delle insegne per valorizzarci agli occhi dei turisti. Perché non scriviamo "Mercato storico di Piazza Vittoria?"».

Alla gente, questo posto piace. «Vengo qui almeno da dieci anni. Trovo qualità nei prodotti ma anche nei commercianti. C'è empatia tra chi vende e i clienti, un rapporto umano così a Trento non si trova da nessun'altra parte». La signora Angela è un'habitué del mercato fisso dei prodotti alimentari presente in Piazza Alessandro Vittoria. L'unico neo, per lei, è l'assenza di fermate dell'autobus o di parcheggi per la macchina vicini. Anche Silvana, che incontriamo nel giovedì in cui c'è anche il mercato settimanale, risponde sicura: «C'è un rapporto di fiducia. Qui troviamo frutta, verdura, pane, carne, salumi, pesce, formaggi. L'atmosfera è amichevole, sono tutti gentili. Io abito in centro storico e per noi il mercato di Piazza Vittoria è un gioiellino. È praticamente un supermercato all'aperto, dove però ci si conosce tutti».

Quasi dieci anni fa, nel 2012, la ristrutturazione della piazza e l'installazione dei nuovi chioschi in metallo verde. Un intervento da 300mila euro. E una vecchia tradizione di commercianti che sono entrati nel cuore dei trentini. Dall'Ottocento in poi, infatti, sono stati diversi i mercati che animavano le piccole piazze cittadine, ma quello di Piazza Vittoria è rimasto l'unico.

Un tempo c'era il mercato al Cantòn (all'angolo tra via Manci e via Suffragio), noto come mercato delle revendaròle, poi Piazza Erbe, Piazza Lodron, Piazza Garzetti, Via Roggia Grande. Ricordi di una Trento popolana e schietta che non c'è più. Allora i rivenditori operavano spesso su semplici carretti. Pisoni, Gilli, Pisetta, Peterlongo, Biondani, Iori, Buffa, Moser, Chiomento i cognomi dei commercianti dei mercati fissi.

Oggi in Piazza Vittoria ci sono otto casette. Una «doppia» ospita la salumeria-macelleria Belli, poi l’ ortofrutta biologico Longo sul lato est, quello della Banca d'Italia. Panificio Zambanini e ortofrutta Endrizzi sul lato sud, zona Poste; Formaggi e pescheria Enzo sul lato ovest, davanti alla camera di Commercio, insieme a uno street food.

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