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Qualità della vita, Trento al terzo posto in Italia (dopo Trieste e Milano), ma andiamo male per «parità di genere», cultura e sicurezza

Il ranking del Sole 24 Ore conferma la buona posizione del capoluogo, sempre fra i migliori della Penisola, Bolzano passa al quinto posto. Trento va bene per salute, sofferenze bancarie e saldo migratorio, malissimo per cultura, giustizia e sicurezza

TRENTO. Sì, a Trento si vive bene e la città capoluogo resta al terzo posto nella classifica nazionale sulla qualità della vita pubblicata dal Sole 24 Ore. Prima classificata è Trieste, secondo gradino del podio per Milano. Bolzano è quinta (era seconda l'anno scorso).

Novanta gli indicatori statistici presi in esame divisi in sei ambiti: ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia società e salute, ambiente e servizi, cultura e tempo libero.

Il capoluogo trentino è primo per qualità della vita degli anziani e numero di start up innovative, secondo nella classifica per l'indicatore Ambiente e servizi, terzo per Demografia e società.

Quest'anno è stato inserito per la prima volta anche l'indice della Qualità della vita delle donne per misurare la geografia dei divari di genere: in questa classifica Trento si trova al 46esimo posto su 107 capoluoghi. Bolzano è 43esima.

Dopo il titolo di città più sostenibile d'Italia assegnato da Legambiente e dopo il secondo posto nella classifica della qualità della vita di Italia Oggi, per Trento arriva un altro podio.

Il Comune di Trento commenta: "Il terzo posto di Trento è il frutto della convergenza positiva di tanti indicatori diversi. A iniziare da quello riguardante Demografia, società e salute, in cui Trento spicca occupando la seconda posizione: all'interno di questa macro area, si segnalano le buone performance in materia di saldo migratorio (4° posto) e di minor consumo di medicinali per malattie croniche (3° posto).

Ottimo terzo posto anche nella macroarea Ambiente e servizi, all'interno della quale spicca il primato nella graduatoria parziale riguardante la qualità della vita degli anziani. 

Trento è al quinto posto per Affari e lavoro (ma è prima nella classifica parziale delle start up innovative) e in sesta posizione per Ricchezza e consumi (2° posto nella classifica parziale riguardante l'acquisto di beni durevoli, 3° posto per le sofferenze dei prestiti bancari). 

Infine, Trento è al 33° posto (su 107) per Cultura e tempo libero (2° gradino del podio nella classifica parziale riguardante l'indice di sportività), al 36° posto per Giustizia e sicurezza (al 5° posto nella graduatoria parziale delle denunce per truffe e frodi informatiche) e al 46° posto per Benessere delle donne, macroarea in cui confluiscono per esempio il divario di reddito, l'occupazione femminile e il numero di amministratrici comunali.

Nello specifico l'indagine scatta una fotografia del Paese attraverso 90 indicatori statistici su base provinciale divisi in sei ambiti: ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia società e salute, ambiente e servizi, cultura e tempo libero.

I risultati dell'indagine evidenziano che tra le prime dieci province, sette sono del Nord-Est: Bolzano (5ª), Pordenone (7ª), Verona (8ª) e Udine (9ª) che confermano la loro vivibilità e Treviso (10ª) è l'unica new entry, anche grazie al primato nella 'Qualità della vita delle donne', l'indice presentato per la prima volta quest'anno per mettere al centro le tematiche di genere nella ripresa post-pandemia.

Confermate nella top ten anche Aosta (4ª) e Bologna (6ª). Il capoluogo emiliano, in testa nell'edizione 2020, scende di qualche posizione ma conquista il primo posto in 'Demografia, società e salute' soprattutto grazie agli elevati livelli di istruzione della popolazione. 

 Le province lombarde riconquistano tutte diverse posizioni rispetto allo scorso anno, ad eccezione di Sondrio. Nel 2020 la regione, più di altri territori, era stata particolarmente penalizzata dall'impatto dell'emergenza sanitaria, misurato ad esempio dal crollo del Pil pro capite in seguito al lockdown e dai dati sanitari (mortalità e contagi in primis). E oggi Milano torna in vetta nelle voci 'Ricchezza e consumi' e 'Affari e lavoro', risultando prima, tra l'altro, per i prezzi delle case, la retribuzione media annua, l'incidenza di imprese che fanno e-commerce e la diffusione dei servizi bancari online.

Il progressivo superamento della crisi pandemica, evidenzia ancora lo studio del Sole 24 Ore, rilancia altre città metropolitane: Roma sale dal 32° al 13° posto, Firenze dal 27° all'11°, Bari (71ª) guadagna una posizione, mentre Napoli (90ª) ne guadagna due.

La Capitale, in particolare, entra nelle top ten della 'Qualità della vita degli anziani', uno dei tre indici generazionali che debuttano quest'anno nell'indagine e si distingue per livelli di istruzione, edifici coperti da banda larga e patrimonio museale. In controtendenza, invece, Cagliari, Torino, Genova e Catania che perdono tutte qualche posizione rispetto al 2020.

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