Comune / Il caso

No Tav, scritte contro il sindaco di Trento: “Mi danno del vigliacco, ma loro vengono di notte a volto coperto”

Ianeselli contestato per un tema, quello della circonvallazione ferroviaria, la galleria che Rfi vuol realizzare sul territorio di Trento per evitare che i treni merci, destinati ad essere potenziati una volta conclusi i lavori al tunnel del Brennero, attraversino la città

TRENTO. «Dicono vigliacco a me, ma loro vengono di notte, nascosti, con il volto coperto. Loro imbrattano, noi continueremo a pulire». Il sindaco Franco Ianeselli ha ormai preso atto del fatto che, contro la circonvallazione ferroviaria, il fronte del dissenso è frastagliato. Tra le voci contrarie c'è il fronte No Tav, che nei giorni scorsi ha ritenuto di farsi sentire, attraverso i muri della città, soprattutto nella zona di Santa Maria Maggiore. Lunedì mattina, le ultime scritte. Il sindaco ne ha scelta una, per replicare, attraverso i social: «Ianeselli vigliacco. No Tav».

«Sono fatti che lasciano amareggiati - spiega - Abbiamo attuato un'azione di pulitura degli edifici di Santa Maria Maggiore, sono ricomparse scritte No Tav, contro la polizia, contro il decoro, certo che uno resta amareggiato. Abbiamo questa squadra, guidata da questo nucleo operativo interservizi, per mantenere pulita la città. Chi fa queste scritte credo che voglia farsi odiare dalla città e ci sta riuscendo. Comunque loro sporcano, noi ripuliamo». Certo le scritte sui muri non aiutano un dibattito su nulla. E anche questo evidenzia Ianeselli: «C'è modo di esprimere le proprie opinioni senza deturpare la città. Io non ho il decoro come ideologia assoluta, ma come cittadino sono amareggiato nel vedere colpiti gli edifici della città».


Le scritte riportano ad un tema, soprattutto: quello della circonvallazione ferroviaria, la galleria che Rfi vuol realizzare sul territorio di Trento, per evitare che i treni merci, destinati ad essere potenziati una volta conclusi i lavori al tunnel del Brennero, attraversino la città.

L'attuale progetto prevede l'accesso in galleria all'altezza dell'Aci e l'uscita a sud di Mattarello, poco a nord di Acquaviva. Il progetto, inserito nell'ambito dei fondi del Pnrr, è sostenuto dalla Provincia e dal Comune e contrastato da alcune associazioni e comitati, su tutti la Rete dei cittadini e il gruppo delle 11 domande, in alcuni casi critici contro il tracciato previsto in sinistra Adige, in altri sostenitori dell'opzione zero, che non prevede tracciati alternativi, ma chiede non si faccia alcuna infrastruttura.

Contrasti che la procedura prevede si possano ricomporre nell'ambito del dibattito pubblico, procedura che venerdì ha fatto un passo avanti. È stato infatti nominato il coordinatore del dibattito: si tratta di Andrea Pillon, dello studio Avventura urbana.

L'azienda di cui è socio di questo si occupa: agevolare il dibattito nell'ambito di opere pubbliche particolarmente impattanti. Pillon, si legge sul sito dell'azienda, è «esperto di analisi e facilitazione dei processi decisionali inclusivi e specializzato nella mediazione dei conflitti ambientali, nella programmazione strategica e nell'elaborazione di progetti di sviluppo locale». Tra le opere di cui si è occupato c'è la gronda autostradale di Genova e il sistema tangenziale di Lucca, il passante autostradale di Bologna, la riapertura dei Navigli a Milano.

comments powered by Disqus