Trento / Grandi opere

"Basta fretta sul progetto della circonvallazione ferroviaria: sulle molte criticità bisogna ascoltare la popolazione"

Dopo gli appelli dei comitati e delle circoscrizioni, anche l'ex consigliere comunale Jacopo Zannini (Sinistra italiana) invita l'ente pubblico a informare di più e a estendere la partecipazione dei cittadini

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IL PROGETTO Entro il 2026 la nuova ferrovia: circonvallazione prioritaria

 

TRENTO. "Sul progetto della circonvallazione l'ente pubblico non bypassi le criticità e la partecipazione dei cittadini": lo chiede Jacopo Zannini dell'Assemblea provinciale di Sinistra italiana

"Da un paio settimane - scrive l'ex consigliere comunale - dopo l'affollata assemblea di San Martino, il dibattito sulla circonvallazione ferroviaria si è acceso.

Dopo le criticità che la circoscrizione Centro Storico Piedicastello ha fatto emergere, sono venuti a galla anche altri interrogativi posti dal comitato di San Martino e si stanno muovendo anche altre circoscrizioni.

Ad oggi il progetto definitivo rimane sconosciuto e il rischio è che venga svelato fuori tempo massimo per costruire un confronto adeguato con i cittadini.

Le criticità, come detto, ci sono tutte: dal passaggio dei treni merci che peserà su Gardolo e su una parte di Trento nord, all'impatto che avrà sulle case alcuni residenti del quartiere di San Martino, fino alla bonifica della Sloi territorio inquinato in cui le trivellazioni dovranno passare di sicuro.

Poi c'è la questione di dove verrà depositato il materiale di risulta delle gallerie, che saranno quattro, e di dove sarà situato il varco di uscita a Mattarello.

In questo contesto incerto e problematico l'amministrazione, che auspica la partecipazione, per ora a chi si affaccia su Trento Lab per il progetto circonvallazione non ha ancora elementi né per la partecipazione né per l'informazione.

Se si vuole costruire questa grande un'opera assieme alla città e non imporla, con il rischio produrre disagi, serve un cambio di passo nel metodo e nel merito.

La fretta con cui si vuole approvare il progetto, legata al rispetto dei tempi legati al Pnrr (anche sul termine dei lavoro entro il 2026 ci sono molti dubbi) non può diventare la scusa per bypassare un confronto con circoscrizioni e cittadini", conclude Zannini.

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