Giovani / Il caso

Ravina, i coscritti fanno festa, ma a Romagnano gli tirano le bottiglie sulle auto e due Volanti della Polizia li «pedinano»

Un Ferragosto movimentato: i neo-diciottenni fra goliardia e tradizione, compreso il Campanò, arrivano gli agenti ma la presidente della Circoscrizione li difende

di Nicola Maschio

RAVINA. Pattuglie della polizia, suonate di clacson nel centro abitato di Ravina, un "viaggio" fino alla confinante comunità di Romagnano e tanto colore sui muri, sulle strade e sulle panchine del sobborgo. Si è conclusa l'avventura dei 25 coscritti 2002 di Ravina, tra il sostegno dei cittadini e gli inviti a divertirsi (raccolti con entusiasmo dai giovani), ma anche con qualcuno che ha lamentato qualche episodio sopra le righe.

La prima pagina del diario social dei coscritti è stata scritta lo scorso 16 agosto. «È cominciata anche quest'anno la settimana più attesa da noi ragazzi» si legge nel primo messaggio, seguito dal racconto di quanto successo, con due volanti della polizia che, in modo goliardico nel primo caso ed un po' meno nel secondo, hanno monitorato la festa dei giovani.

Tanti comunque gli incitamenti al divertimento da parte della comunità, anche se alcuni hanno cercato in ogni modo di contenere i coscritti; anche durante la seconda sera infatti, i ragazzi hanno scritto: «Dopo poco tempo le case di Ravina erano nuovamente illuminate: non solo la polizia locale, ma pure i carabinieri».

Tuttavia, il culmine sembra essere stato raggiunto tra le giornate del 18, 19 e 20 agosto: «Abbiamo deciso di dirigerci verso Romagnano - hanno scritto i ragazzi, - purtroppo i nostri amici confinanti non hanno gradito e, lanciando bottiglie di vetro sulle macchine, ci hanno fatto capire che non eravamo graditi. Un posto di blocco con due pattuglie ci attendeva in piazza, mentre nella giornata di venerdì c'è stata la tendata in Bondone, dove ci siamo riscaldati con un falò».

La conclusione di queste avventure è stato il Campanò ed il trasporto della Madonna durante la sagra, momento in cui le campane di Ravina hanno suonato in modo particolare per un'ora intera, con qualche coscritto che è salito in cima alla struttura per imparare l'arte del campanaro.

La parola finale è spettata comunque alla presidente circoscrizionale, Mariacamilla Giuliani, che si è detta felice e fiera dei suoi ragazzi, anche se qualcuno ha pigiato un po' troppo sul pedale dell'acceleratore: «Come normale che sia, qualche giovane ogni tanto tende ad esagerare. Ne è stata prova una serata in cui, fuori dalla scuola e sulla fontana del paese, sono comparsi i graffiti "2002" anche se ci eravamo detti di evitare. I ragazzi però sono stati richiamati e nel giro di un'ora hanno sistemato tutto. Qualche anno fa abbiamo avuto un paio di casi veramente esagerati, motivo per cui da quel momento ci troviamo prima per un confronto e poi, durante le giornate, ci teniamo sempre in contatto. Sanno di essere maggiorenni e con delle responsabilità. Hanno anche colorato delle panchine per sensibilizzare i piccoli studenti su temi importanti come bullismo e violenza, sono stati bravi. Inoltre, sapere che alcuni hanno preso parte al Campanò mi rende orgogliosa: è bello vedere che i nostri ragazzi portano avanti tradizioni storiche».

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