Lavoro / Il caso

Gli «invisibili» della Ricicla Trentino: stranieri, poco tutelati, oggi hanno incontrato Ianeselli e Brugnara

I sindaci di Trento e Lavis fanno da «mediatori» fra l’azienda e gli operai che riciclano la nostra immondizia, è il secondo incontro, si cerca un accordo con la ditta
IL CASO Gli sfruttati trentini in copertina su L'Espresso

LAVIS. Poco più di un mese fa, incontrando i lavoratori di Ricicla Trentino per raccogliere le loro preoccupazioni per la precarietà dei contratti e la coneseguente situazione di incertezza in cui vivono, avevano assicurato il loro impegno a farsi promotori del dialogo perché si possa giungere al più presto a un accordo con l’azienda, che si occupa del trattamento dei rifiuti della raccolta differenziata e, più in particolare, della separazione e selezione dei materiali dei cosiddetti “sacchi azzurri”.

Oggi a palazzo Geremia il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, e il sindaco di Lavis, Andrea Brugnara hanno partecipato ad un primo incontro tra le due parti. Erano presenti per l’azienda Jessica Piana e Emanuele Bonafini, in rappresentanza dei lavoratori Ezio Casagranda, Daniel Agostini, Yao Kouadio, Kanda Keita e Adamo Dierra.

La veste di facilitatori del confronto rivestita dai due primi cittadini è motivata dall’importanza del lavoro svolto dalla Ricicla, un lavoro fondamentale per garantire un corretto e proficuo completamento del ciclo dei rifiuti, risultato che è di grande interesse per le due comunità, impegnate in un miglioramento costante della raccolta differenziata.

Entrambe le parti hanno espresso la disponibilità ad avviare un percorso di confronto, che si è concretizzata con la calendarizzazione di alcuni incontri che si terranno nelle prossime settimane.

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