Città / Il nodo

Restauro del rifugio Campel, forse è la volta buona (forse)

Approvato in Comune un ordine del giorno di Trento Unita, ipotesi di sospensione degli usi civici in cambio di un indennizzo all’Asuc di Villamontagna. Ma sarà sufficiente?

TRENTO. Con un accordo tra Comune, provincia e Asuc di Villamontagna sembra sbloccarsi l'annosa questione della ristrutturazione del rifugio Campel, sopra Villamontagna, balcone panoramico su Trento, da anni in stato di abbandono e degrado.

Il consiglio comunale ha approvato l'ordine del giorno dei consiglieri di opposizione Andrea Merler, Fabrizio Guastamacchia e Eleonora Angeli (Trento Unita) che prevede di stipulare entro la fine di quest'anno una convenzione con l'Asuc e la Provincia che preveda la sospensione degli usi civici sulla struttura (per almeno vent'anni), dietro indennizzo, e il finanziamento dei lavori da parte del Comune. Verrà anche aggiornato il progetto tecnico del 2018.

Soddisfatto il capogruppo di Trento Unita, Andrea Merler: «Era un impegno preso da noi in campagna elettorale. Anche se non abbiamo vinto siamo riusciti a portare a casa l'obiettivo. La Provincia - anticipa Merler - interverrà con un finanziamento di almeno il 70% dell'opera».

«Ben venga il sostegno finanziario della Provincia» ha replicato l'assessore comunale e vicesindaco Roberto Stanchina. Italo Gilmozzi del Pd, ex assessore, ha ricordato come già nella precedente legislatura il Comune avesse stanziato 260.000 euro per la ristrutturazione.

L’ordine del giorno è un successo. Ma non risolve per ora nulla del problema: il progetto c’era già, i soldi anche (molti anni fa). Ma se non si sbloccano le resistenze locali, non si va da nessuna parte. Basterà l’indennizzo all’Asuc di Villamontagna? 

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