Gardolo / L'allarme

Canova, residenti esasperati dai giovani che si ritrovano di notte al parco: "Ogni fine settimana di un inferno di rumori"

I botta e risposta fra cittadini e giovani nonché le chiamate ai vigili urbani per ora non hanno avuto effetti: da un mese musica e schiamazzi continuano

TRENTO Secchi d'acqua dall'alto sui giovani
LA DECISIONE Movida, esposto in Procura

 

TRENTO. Se in centro città il problema è la movida serale, nelle periferie il fenomeno assume talvolta contorni persino più estremi.

A Canova i residenti denunciano infatti il ripetersi a ogni fine settimana di un "inferno" di rumori al parco. Tanto che nella notte fra venerdì e sabato si è arrivato a un vivace - per usare un eufemismo - scambio di opinioni fra abitanti e ragazzi: «Da un mese a questa parte, davanti alla bocciofila di Canova si ritrova un gruppo di giovani che passa l'intera notte, fino all'alba, con musica a tutto volume sparata fra le case e lasciando danni (una panchina è stata divelta la scorsa settimana, ndr) oltre a un corollario di grida e insulti a chiunque dica loro di farla finita».

L'esasperazione dei cittadini ha toccato l'apice nella notte fra venerdì e sabato con un parapiglia fra gli abitanti e gli stessi ragazzi.

«Tutte le notti del week-end uguali: verso le 3 di notte arriva nel parcheggio del parco su via Paludi una macchina dalla quale, a portiere spalancate, viene messa musica a tutto volume. Il rumore è così alto che le casse vanno in distorsione.

Impossibile dormire per decine di persone del quartiere».

Venerdì notte, dicevamo, l'ennesima chiamata ai vigili urbani.

«Ma i giovani se ne sono bellamente fregati della municipale, l'unica cosa è che hanno spento la musica appena viste le sirene. Un gruppo rideva, un altro si è nascosto fra le aiuole per poi tornare a fare schiamazzi una volta che i vigili se ne sono andati». Altri ragazzi hanno investito di improperi una famiglia residente in via Paludi, colpevole di aver chiesto dalle finestre di cessare la musica, il tutto, ovviamente, fra le 3 e le 4 del mattino.

Dei residenti spiegano: «Si tratta di giovani perlopiù del posto, crediamo, italiani e non, che urlano contro chiunque si permetta loro di dire di farla finita». «Va bene trovarsi e passare le sere all'aperto, chiunque di noi lo ha fatto da giovane», spiega un altro canovèro, «ma qui siamo ben oltre una normale uscita serale: mettere musica a tutto volume fra le case alle 3 di notte è follia pura, tollerarlo anche». I ritrovi avvengono sempre nello stesso punto, nella nuova area di fronte alla bocciofila attrezzata con panchine.

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