Città / Il caso

Santa Maria Maddalena «blindata», così la movida di Trento adesso si fa dietro la cattedrale

Ieri ingente spiegamento di forze dell’ordine intorno al Conservatorio, l’ordinanza di Ianeselli ha militarizzato (e desertificato) una parte del centro: i bar chiudono per protesta, ma i ragazzi hanno già trovato un nuovo luogo di ritrovo
VIDEO Com'è andata ieri sera

TRENTO. Decine e decine di carabinieri ed agenti della Polizia, pattuglie della Guardia di Finanza, un angolo di città blindata come non si era mai visto: ha funzionato davvero la militarizzazione di Santa Maria Maddalena ieri sera? In effetti, la piazzetta del Conservatorio era completamente deserta, anche grazie a un vero "posto di blocco" con agenti all'incrocio di largo Carducci. E i due bar della zona (Matrix e Scaletta), ieri, hanno tenuto chiuso per protesta. L'ordinanza reiterata del sindaco Ianeselli, di fatto, li danneggia e toglie loro ogni guadagno.

Guadagno che però si riversa su altre zone della città, dove invece l'ordinanza non c'è. E l'abbiamo visto ieri: la "movida", diceva un noto sociologo trentino - è come l'acqua: la puoi deviare, ma non la puoi fermare.

Ieri sera centinaia e centinaia di giovani trentini si sono appropriati della città, e gli spazi se li sono trovati e presi. La serata calda, la voglia di stare insieme, il bisogno di socializzare sono più forti di qualsiasi cosa.

A farne le spese è adesso piazzetta Adamo D'Arogno, a ridosso della cattedrale di San Vigilio, che come ci ha detto ieri sera una ragazza con una battuta "è la nuova Scaletta".

Il risultato? Guardatelo voi nel nostro videoservizio girato ieri sera nel centro di Trento.

Da una parte uno schieramento di polizia degno di un maxiprocesso, dall’altra una festa in piazza degna di Barcellona dei tempi d’oro. 

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