Città / Il caso

Movida a Trento, l’idea di Stanchina: licenze ai bar nei parchi fuori dal centro

Il vicesindaco svela il progetto estivo, «decentrare» l’intrattenimento dei giovani che le ordinanze di polizia di Ianeselli privano di luoghi di aggregazione (e i baristi di clienti serali)

TRENTO. L’idea è dell’assessore Roberto Stanchina: visto che la «movida» dei giovani dà fastidio in centro storico, spostiamola nei parchi fuori dal centro. Ma come? Con licenza ai bar di aprire delle «dependance» estive.

Stanchina lo ha spiegato ieri all’Adige (l’articolo lo trovate in edicola e su https://epaper.ladige.it)

E poi stamattina anche su Facebook: «Ne parlano in tanti... Il Comune prova a realizzare un sistema che possa garantire l'utilizzo in sicurezza dei parchi, per garantire divertimento e possibilità di incontro serali ai giovani, e la giusta visibilità ai residenti del centro. Io – dice Stanchina – sono convinto che non si debba inventare nulla, ma solo ritornare alle buone vecchie serate aperitivo che nei primi anni 2000 venivano proposti dai vari "staff"... Io ricordo il mitico " staffSOLE" ...nei parchi della cittá.

Ai tempi andava molto quello alle Albere, poi per un periodo si andava "alla torre"... Oggi potrebbero essere programmate delle date nei parchi della cittá: itineranti, organizzate, con orari e eventi ben concordati».

Una proposta che viene incontro alle esigenze degli esercenti: la «mano pesante» dei controlli di polizia istituiti dal sindaco Ianeselli funzionano, ma tolgono affari ai baristi, Tanto che proprio ieri Confcommercio – in un incontro con il primo cittadino – ha chiesto esattamente di «incentivare le piccole attività di intrattenimento». E la proposta di Stanchina capita a fagiolo. Con un problema: come assegnare le licenze temporanee? Con graduatoria, gara, bando? 

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