Trento / Il caso

Furti e danni al cimitero di Trento: per la prevenzione arrivano sessanta telecamere

Costante aumento delle sparizioni di mazzi di fiori, di piante e persino di statuette religiose, arriva il "Grande fratello" (ma chi guarderà tutti quei filmati?)

TRENTO. Sessanta telecamere vigileranno sul riposo dei defunti al camposanto di Trento, e soprattutto sulla tranquillità dei familiari che potranno finalmente portare i fiori sulle tombe senza il timore che vengano rubati.

Il progetto esecutivo per l'intervento c'è, servo solo l'approvazione.

Si parla di tempi relativamente brevi, con l'arrivo della documentazione in giunta comunale già nel mese di maggio e la partenza in estate dei lavori per il collegamento in fibra ottica e per il posizionamento degli "occhi elettronici". L'importo complessivo dell'intervento è di 180mila euro.

Il fenomeno deprecabile dei furti al cimitero c'è da qualche anno.

Con la pandemia e le limitazioni agli spostamenti l'allarme si è ridimensionato, ma i furti non sono mai del tutto cessati.

Difficile che le vittime presentino formale denuncia alle forze dell'ordine per la sparizione di mazzi o piante del valore di alcune decine di euro, ma gli episodi vengono comunque riferiti ai responsabili del cimitero.

Oltre ai fiori (sono spariti anche preziosi vasi di orchidee), è capitato in passato che venissero portati via piccoli doni o statuette posizionate accanto alle tombe in occasione di Pasqua o Natale.

L'installazione delle sessanta telecamere era stata suggerita dagli allora consiglieri del Movimento 5 Stelle, che presentarono una mozione in consiglio comunale (sindaco era Alessandro Andreatta) per inserire l'importo nella variante al bilancio del 2020. 

Con 60 telecamnere a disposizione, ogni angolo del cimitero sarà sotto osservazione. Sarà interessante poi capire quanto personale servirebbe per osservare 60 riprese in tempo reale per 24 ore al giorno.

comments powered by Disqus