Trento / Ripartenza

Nardelli: "Lavoriamo per le Feste Vigiliane in presenza"

L'annuncio del direttore del Centro servizi culturali Santa Chiara «L'obiettivo è avere il pubblico "vero" agli spettacoli. Questo è l'intendimento del sindaco Ianeselli». A maggio intanto sono in programma due spettacoli di danza al Sociale e uno di teatro all'Auditorium

di Giorgio Lacchin

TRENTO. Le Feste Vigiliane saranno in presenza, non in streaming come l'anno scorso.

«Ci stiamo attivando con solerzia per organizzarle in questo modo», rivela Francesco Nardelli, direttore del Centro servizi culturali Santa Chiara, «con il pubblico "vero" agli spettacoli. Questo è l'intendimento del sindaco Ianeselli».

 

Immaginiamo Nardelli tra le scartoffie. «Siamo all'ottava versione di un programma possibile», racconta con una punta di divertimento, «un programma molto articolato.

Ad oggi non escludiamo la realizzazione in presenza di tutti gli eventi tradizionali», dunque il Corteo storico nelle vie del centro, i Ciusi e i Gobj e il Tribunale di penitenza in piazza Fiera («ci stiamo attrezzando»), la Tonca e le zattere del Palio dell'oca nell'Adige e per chiudere i Fuochi di San Vigilio.

Naturalmente «il programma dipenderà in ultima analisi da una serie di fattori», incrocia le dita il direttore del Centro Santa Chiara, «tra cui ovviamente il contesto pandemico del momento. Stiamo ragionando alla luce dei protocolli più recenti ben sapendo che prima di giugno potrebbero essere rivisti anche in maniera significativa».

Prima di sigillare il programma «faremo i passaggi necessari che terranno conto delle valutazioni di tutti gli organi, in ultimo il Comitato per l'ordine e la sicurezza. Siamo in costante contatto con il Comune. La collaborazione è molto stretta».

In estate ritornerà il Teatro capovolto, ma in una piazza Battisti diversa. «La configurazione estetica dello spazio verrà rivista, come pure la struttura della platea e la copertura. Abbiamo pensato a un arredo urbano che tenga conto del contesto e cerchi di valorizzarlo. L'intervento sulla piazza rientra fra le attività di cui il Comune si farà carico in estate».

Di più il misterioso Nardelli non vuol dire.Dice qualcosa, invece, sulle stagioni indoor del teatro e della danza. Fin qui è stata una pena - una cancellazione dopo l'altra - «nondimeno», riparte ringalluzzito, «da maggio abbiamo in calendario alcuni eventi all'Auditorium e al Sociale», se il Governo darà il via libera. Potranno assistervi molti meno spettatori che in tempi normali: «Alla luce del decreto del 12 marzo, all'Auditorium ce ne staranno duecento e al Teatro Sociale ancora meno». Però si terranno lo stesso, sempre che non vengano messe in campo dall'esecutivo «condizioni troppo onerose».

Tipo?, chiediamo a Nardelli.

«Tipo i tamponi a tutto il pubblico», spara deciso. «Se ci chiedessero di effettuarli dovremmo valutare bene il da farsi, ma io tenderei a dirle che in quel caso rinunceremmo allo spettacolo, tireremmo una riga e aspetteremmo tempi migliori».

Ma quella del tampone «sarebbe una scelta scellerata», insiste Nardelli. «Non fanno il tampone a chi va al supermercato o in chiesa».Per il momento non c'è nulla di ufficiale, quindi è inutile fasciarsi la testa. Meglio pensare agli eventi in cartellone.

«A maggio sono in programma due spettacoli di danza al Sociale e uno di teatro all'Auditorium. Per la danza ecco il francese Hervé Koubi (14 maggio) e Alessio Carbone (22 e 23). Carbone è Primo ballerino dell'Opéra di Parigi. Per il teatro una nostra produzione: Storie di mare e piccole terre (dal 21 al 23) con Dario Vergassola e il coinvolgimento di Luc Jacquet, premio Oscar per il film-documentario La marcia dei pinguini».

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