Se n'è andato Arrigo Molinari Colonna degli alpini in Clarina

di Leonardo Pontalti

Ha combattuto per due anni con la determinazione che l'aveva sempre accompagnato, fin da ragazzo e con la forza che - nonostante gli effetti della malattia - ha saputo sfoderare fino all'ultimo.Ha dovuto arrendersi ieri, Arrigo Molinari, settantacinque anni compiuti lo scorso 24 gennaio. Se n'è andato il giorno dopo l'anniversario di matrimonio con la sua Margherita: è spirato nel primo pomeriggio nella sua casa in Clarina dove aveva deciso di trascorrere serenamente le sue ultime giornate.

Con lui, se ne va un pezzo di quel suo quartiere da cui ha ricevuto tanto ma soprattutto per il quale lui ha sempre fatto tanto. Senza mai cercare la luce dei riflettori o le gratificazioni rumorose.Da tanti anni era una delle colonne del gruppo Alpini di Trento sud: la sua era una figura immancabile nelle adunate, ma non solo.

La sua voglia di darsi da fare - ci sono, quelle persone che, anziché defilarsi, si entusiasmano, quando c'è da rimboccarsi le maniche e Arrigo Molinari era una di queste - ben si sposava con il suo carattere gioviale e la sua passione per la cucina.Fornelli da campo, pentole e paioli erano il suo regno in occasione dei raduni annuali delle Penne nere, ma anche in tutte le occasioni nelle quali - con gli Alpini o meno - ci fosse da sfamare qualcuno: dai gruppi di amici ai ragazzi del rugby, sport praticato con successo da Gaia, una delle amatissime nipoti.Volontariato, ma non solo: l'intera vita di Arrigo Molinari era stata un'avventura.

Dopo essere cresciuto in Clarina, terzo di sei figli, con un fratello e quattro sorelle, aveva iniziato a lavorare in officina. Poi si era specializzato nella verniciatura, lavorando in carrozzeria.La passione per il mare, unita alle sue doti fisiche curate dall'attività in palestra avevano fatto sì che non rifiutasse la possibilità di lavorare come subacqueo, per tanti anni alla Impresub.

Anni leggendari che lo avevano portato in giro per il mondo. Che, una volta in pensione, erano diventati fertile terreno per alimentare testimonianze e racconti nelle tante serate conviviali che amava.«Era una delle figure di riferimento per gli alpini del gruppo di Trento sud e non solo - lo ha ricordato ieri Renzo Merler, vicepresidente della sezione Ana di Trento - un grande lavoratore, un uomo generoso, sempre pronto a darsi da fare e aiutare».Attitudini che neppure il tumore contro cui stava combattendo da due anni aveva scalfito. Finché il fisico gliel'aveva concesso, aveva sempre continuato a impegnarsi, con le Penne nere e non solo.Ieri l'epilogo: il funerale di Arrigo Molinari sarà celebrato domani, giovedì 4 marzo, alle 14 al cimitero del capoluogo, in via Giusti.Oltre alla sia Margherita lascia i figli Sabrina e Wladimir e gli amati nipoti Gabriel e Gaia.

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