Gardolo, due furti alle cooperative sociali (ed è la terza volta che succede)

GARDOLO - Un furto con scasso, con un costoso corollario di danni a porte e arredi: un gesto odioso, tanto più se a subirlo sono delle cooperative sociali e delle associazioni che si battono contro la violenza sulle donne e che soldi, in sede, proprio non ne hanno.
«È la terza effrazione che subiamo in appena sei anni, siamo veramente sconcertati» spiega Marco Defranceschi, presidente della cooperativa S.m.a.r.t con sede nella zona artigianale dell’ex Pioppeto a Gardolo. Nella notte fra giovedì e venerdì uno o più ladri sono infatti entrati nella sede, manomettendo una uscita di sicurezza al pianterreno e mettendo poi a soqquadro gli spazi interni, fra i quali gli uffici amministrativi. La onlus condivide i tre piani del capannone con la storica associazione C.i.r.s. (Comitato Italiano per il Reinserimento Sociale): in quelle stanze, ogni giorno, operano donne alla ricerca di un ambiente finalmente confortevole e protetto. S.m.a.r.t. è acronimo di Sostegno mirato all’attivazione lavorativa per rilanciarTi e nasce proprio per curare la selezione, l’affiancamento e la progettazione dei percorsi di inserimento lavorativo di persone svantaggiate (come definite nella Legge 381/91) in collaborazione con l’Agenzia del Lavoro di Trento ed il Servizio sociale. Al loro fianco, come detto, anche la onlus C.i.r.s. che ha una storia fatta da centinaia di donne aiutate in tutto il Trentino. Oggi lavorano in quegli spazi 12 dipendenti, impegnate quotidianamente con attività di vario tipo fra le quali la sartoria e la creazione di accessori di elevato livello. L’episodio dell’altra sera è stato verbalizzato dalle forze dell’ordine e gli interni sono stati ripristinati dal lavoro degli operatori delle due onlus.
Per ora non è stato possibile individuare dei responsabili, nonostante la presenza di alcune telecamere di sorveglianza che potrebbero aver filmato gli attimi dell’effrazione.

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