Oggi è la Candelora: a Mattarello si guarda alla cima Ceriola, quando vi spunta il sole si annuncia la primavera

di Marco Bridi

MATTARELLO - A quaranta giorni di distanza dal Natale, cade oggi la festa della Presentazione del Signore al Tempio, ricorrenza in cui la chiesa cattolica ricorda la giornata per la vita consacrata e gli anziani celebrano i patroni santi Simeone e Anna.
Nota anche come la Purificazione di Maria, la festa nella tradizione è conosciuta come la Candelora, in quanto nelle chiese vengono benedetti ceri e candele che rappresentano il simbolo di Gesù ovvero «la luce che illumina le genti». In paese il rito negli anni scorsi avveniva presso la chiesetta Mater Amabilis con successiva celebrazione nella chiesa parrocchiale; quest’anno per le limitazioni imposte dal contenimento della pandemia ci sarà la sola celebrazione della messa alle 20.

Gli anziani ricordano che un tempo i contadini guardavano da mattarello al Becco della Ceriòla, la cima occidentale della Vigolana, (Zeriòla in dialetto) per scoprire se il sole nascesse proprio in cima, così da farlo sembrare una candela accesa. E in quel giorno ringraziavano il sole e accendevano lumini sui davanzali delle finestre delle case, perché significava che si andava verso il bel tempo e la bella stagione veniva avanti, come conferma il detto «Se ‘l fa bel dala Zeriòla en quaranta dì sen fòra».

E oggi, se dal Becco della Ceriola scendiamo con lo sguardo lungo la Vigolana, gli occhi non possono non andare a cercare l’Orsa, la sagoma formata dalla roccia verticale posta sulla parete settentrionale della montagna che quando è circondata dalla neve assomiglia al profilo del plantigrado in cammino. Due consistenti movimenti franosi che nel luglio del 2020 avevano interessato l’area avevano fatto temere per l’integrità del simbolo caro ai trentini che su questo previsore meto-naturale fin dal 1800 hanno creato un proverbio «Fin che gh’è l’Orsa sula Vigolana non sta cavàr la maia de lana».

L’Orsa solitamente rimane fino alla primavera inoltrata, quando i primi caldi sciolgono la neve attorno alla roccia, annullando il contrasto cromatico che la rende visibile. Quando accade, significa che la stagione fredda è ormai alle spalle e ci si può alleggerire nei vestiti.

C’è da fidarsi? Intanto ci si può scherzare sopra: «Quando la Vigolana la g’à ‘l capèl, o che piove o che fa bel» (Quando la Vigolana è coperta di nubi, o piove o arriva il bel tempo). Ovviamente, tertium non datur.

comments powered by Disqus