Monopattini a Trento: un flop clamoroso, una ditta lascia e il Comune valuta cosa fare

di Lorenzo Basso

Dopo il flop delle prime settimane di lancio dei monopattini elettrici in «sharing» a Trento, conciso con l’arrivo del freddo e dell’inasprimento delle misure di contrasto al coronavirus, Palazzo Thun - che nel progetto non ci ha messo neanche un euro, sia chiaro - prevede di avviare una profonda riflessione sul servizio legato ai monopattini elettrici, in modo da ripartire appena le condizioni meteorologiche lo permetteranno.

Il servizio, che aveva già registrato qualche criticità a pochi giorni dall’introduzione, è attualmente sospeso a causa delle precipitazioni dei giorni scorsi, che hanno richiesto un immediato ritiro dei monopattini presenti in strada per evitare danneggiamenti causati dai mezzi di sgombero delle neve.

Il ripristino, tuttavia, potrebbe comportare delle modifiche consistenti al servizio, per migliorarne la diffusione e l’impiego tra la popolazione, e per supplire al ritiro dei circa trecento monopattini di colore argento della società Birdes rides Italy, che, a seguito dei problemi di gestione riscontrati, ha deciso di ritirarsi. Al suo posto subentrerà la terza classificata nel bando di gara promosso nei mesi scorsi dall’amministrazione comunale, mentre al più presto torneranno operativi anche i circa duecento monopattini blu forniti da Bit mobility Srl. Nel complesso verrà ripristinato il numero di mezzi iniziale, pari a 500 unità.

«Bisogna ammettere che la sperimentazione è partita nella stagione sfortunata - ha specificato l’assessore alla mobilità urbana Ezio Facchin - e, dopo le criticità iniziali, si è anche dovuto recuperare tutti i monopattini a causa della neve. Ad ogni modo, è nostra intenzione rivedere il progetto.
Forse è stato introdotto nel momento sbagliato dell’anno, forse conta la mancanza di percorsi dedicati. L’obiettivo, ora, è studiare una migliore implementazione nei sistemi di trasporto cittadino, prevedendo anche un inserimento specifico all’interno del Pum (piano di mobilità urbana)».

I monopattini elettrici sono arrivati a Trento lo scorso fine novembre allo scopo di incentivare la mobilità sostenibile tra la popolazione, favorire gli spostamenti quotidiani dei pendolari (con un occhio di riguardo nei confronti dei più giovani) e alleggerire il carico degli autobus, per migliorare il distanziamento e la sicurezza sanitaria. Le difficoltà si sono registrate subito, con un utilizzo decisamente al di sotto delle aspettative e un improvviso ritiro di buona parte dei mezzi per problemi tecnici a due settimane dall’introduzione. Diverse segnalazioni sono poi state effettuate dai cittadini (tra cui almeno una da esponenti dell’associazione ipovedenti) in merito all’abbandono dei monopattini lungo i marciapiedi e nelle aree riservate ai pedoni.
Prima di Natale gli uffici del Comune hanno avviato un approfondimento per capire cosa non funzionasse ed elaborare delle migliorie, che, a questo punto, verranno introdotte con la reintroduzione del servizio, una volta sgomberate strade e piste dalla neve.

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