Il Bondone senza gli impianti: un paradiso per skialper, slittini e ciaspole, tanta gente sulla neve come nei giorni migliori

Da una parte la chiusura degli impianti sciistici, dall’altra invece una sorprendente quantità di neve. Ma se il Covid ha stoppato le attività, di sicuro non ha fermato la voglia, da parte di grandi e piccini, di trascorrere ugualmente una giornata sulle bianche piste del Monte Bondone. E le immagini che arrivano proprio dalla storica montagna simbolo della nostra città, sono decisamente eloquenti: sembra una giornata d’inverno come tante altre infatti quella dilunedì, con decine di ragazzi, complice la chiusura delle scuole, impegnati in discese con bob e slittini, ma anche qualche adulto amante dello sci di fondo, concentrato nel seguire gli appositi percorsi anche armato di ciaspole e racchette.
Situazione che sulla carta non ha assolutamente nulla di illegale, non interessando di fatto alcun impianto di risalita. Via libera dunque a discese e divertimento, sport e passioni invernali, per tutti coloro che, in modo deciso, proprio non vogliono arrendersi all’idea di un dicembre mai visto prima. Con un occhio rivolto però anche ai prossimi wee end dato che, spiegano coloro che hanno assistito a questa presa d’assalto delle piste, già negli scorsi fine settimana sono state davvero tante le persone che hanno pensato di evadere dalla città e trascorrere un pomeriggio di svago.

«Sembra una situazione da piste aperte, neanche con gli impianti funzionanti ho visto così tanta gente gli scorsi anni in questo periodo - ci ha spiegato Diego Tomasi, storico “bondonero” - C’è veramente un afflusso incredibile di visitatori, con tutti i parcheggi pieni, famiglie con bambini ma anche tanti ragazzi con lo snowboard o lo slittino.

Qualcuno si porta la tavola fino in cima alla pista e poi scende, come a Vaneze, oppure si ferma alle Viote per un pomeriggio di divertimento.

Diciamo che è una dinamica particolare, perché se da un lato le piste sono tutte chiuse, dall’altro tutte queste persone hanno ugualmente trovato il modo di divertirsi e passare il tempo. Tanti qui in Bondone pensano che il Covid abbia aperto la strada ad un ritorno al passato, al godersi la montagna come facevano i nostri nonni, con gli sci in spalla e la fatica, ma anche la gioia, di arrivare in cima al salita e godersi lo spettacolo di un panorama innevato. Diciamo che con il Covid il monte Bondone è diventato, finalmente dico io, quel parco naturale tanto decantato dai programmi elettorali politici degli ultimi anni, grazie alle persone che in questo momento lo stanno vivendo in tutta la sua bellezza».

Sembra proprio quindi che, almeno per il momento, limitazioni e impedimenti legati all’emergenza sanitaria in corso non abbiano poi sconvolto particolarmente i piani di coloro che, in questo «ponte» dovuto alle prime festività invernali, ne hanno approfittato per una piccola fuga fuori città.

Ieri però, visto l'affollamento, è arrivato prontamente il cartello di divieto posto dalle Funivie: per ricordare agli skialper che anche con gli impianti chiusi, i gatti delle nevi stanno battendo le piste ed usano cavi di acciaio con verricello per ancorarsi. 

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