Campo Coni, pista ko slitta la riapertura

Non c’è pace per il campo Coni di Trento, il punto di riferimento per tutti gli appassionati di atletica a livello locale. Dopo il blocco dei lavori alla nuova pista «indoor», avvenuta lo scorso anno, si registrano danneggiamenti anche alla corsia più esterna del tracciato all’aperto, dove è previsto un intervento di ripristino del fondo. Il danno riguarda tre punti della pista, nel tratto verso le tribune, dove i pilastri temporanei, istallati per evitare possibili crolli nella struttura di recente costruzione, hanno comportato un ulteriore cedimento nel terreno, con degli avvallamenti che richiederanno un prolungarsi dei lavori di ripristino del tracciato.

Oltre alla proroga a tempo indefinito dell’inaugurazione della nuova palestra di atletica leggera, il cui solaio non ha passato il collaudo tecnico, anche i tempi di riapertura della pista esterna, prevista per il prossimo mese di ottobre, si allungheranno di conseguenza di una quindicina di giorni. I dirigenti di Asis, l’Azienda speciale per la gestione degli impianti sportivi del Comune di Trento, contano tuttavia di recuperare il tempo perso nel riallineamento delle parti interessate dagli avvallamenti, in modo da restituire il prima possibile il campo agli sportivi.
«I plinti di basamento dei pilastri di consolidamento della nuova struttura - ci ha spiegato al riguardo il presidente di Asis Antonio Divan - sono stati collocati troppo vicini alla corsia più esterna della pista di atletica, provocando il cedimento del terreno circostante in tre punti. Si tratta di un problema risolvibile, che tuttavia comporta un allungamenti dei tempi. Speriamo comunque di recuperare le due settimane aggiuntive in corso d’opera».

A quanto spiegatoci, l’inconveniente richiederà un intervento specifico di riallineamento del fondo, con il taglio della pista nei tre punti interessati dai cedimenti, il riempimento degli avvallamenti e la posa di una copertura di ricongiungimento con quella presente. Dopodiché, prenderanno il via i lavori di rifacimento vero e proprio, con la rasatura generale della copertura (compresa la parte di nuovo inserimento) e la successiva posa del nuovo fondo in tartan.
Contestualmente, l’amministrazione comunale ha iniziato l’accertamento tecnico preventivo per capire quali errori sono stati commessi nella costruzione della pista «indoor». L’accertamento dovrebbe portare a definire le rispettive responsabilità di chi si è occupato della progettazione e realizzazione dell’opera (ad iniziare dalla perizia geologica, per arrivare al tipo di materiali impiegati) e capire quali interventi mettere in campo per mettere in sicurezza la struttura e proseguire nei lavori di completamento nel più breve tempo possibile.

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