Un ring per la mobilità alternativa Studio del Tris: aiutare bici e pedoni

Per affrontare l'emergenza viabilità nel momento critico del post Covid-19 la proposta è quella di realizzare «un "ring" di mobilità alternativa e sostenibile attorno al centro storico». Vuol dire creare una «area di assestamento in cui i veicoli continuino a viaggiare, ma a velocità limitata; dove i pedoni siano al centro dell'attenzione e possano camminare in sicurezza; dove i ciclisti trovino spazi sicuri dove pedalare». Ad esempio, sono evitate le zone pavè, poco ottimali per il transito delle bici.

È il progetto "Trento in condivisione" che il Collettivo Tris ha presentato sia alla Fiab (Federazione amici della bicicletta), sia all'assessore alla mobilità, Alberto Salizzoni , che in questi giorni sta elaborando un piano per affrontare l'emergenza e il prevedibile aumento del traffico privato dalla riapertura delle scuole in settembre. Tris è formato da tre giovani trentini: Alex Benetti , laurea in Sociologia con studi sulla gestione del territorio, l'ingegner Luca Baldessari e Simone Mülbach , studi internazionali a Trento e un master in studi europei, che si occupa di comunicazione politica.

«Visto che il Comune sta definendo le nuove linee guida della mobilità cittadina» spiega Benetti «abbiamo deciso di dare il nostro contributo con il "Progetto Strade Condivise"». Per garantire un efficace flusso di marcia e maggior sicurezza, Tris ha ipotizzato un percorso a senso unico per le autobomibili, includendo dove è possibile strade già ad un solo senso di marcia, come via Grazioli. «Abbiamo pure previsto» aggiunge Benetti «delle zone di decongestionamento per lasciare la possibilità anche ai veicoli motorizzati di poter tornare indietro e il progetto prevede di valorizzare le strade coinvolte favorendo l'individuazione di spazi sociali che potranno essere usufruiti dagli esercizi pubblici che si affacciano sulle vie e dai loro clienti».

Altre città, grandi e piccole, si sono già mosse per migliorare la mobilità in sicurezza. «Si tratta di realizzare interventi economici, di facile realizzazione e facilmente reversibili» spiega Benetti illustrando il progetto di "urbanismo tattico". Anche a Trento, dove esiste, è dimostrato che la minore velocità della Zona 30 genera un miglioramento della convivenza tra auto, biciclette e pedoni, limitando le emissioni inquinanti e la rumorosità del traffico. Per altro, senza granché sacrificare i tempi di percorrenza per le auto.
Alcuni esempi del "ring" condiviso proposto da Tris: Corso 3 Novembre fino all'incrocio con via Piave, dove la velocità potrebbe essere di 30 km/h a protezione di ciclisti e pedoni, con istallazione di dissuasori, costi e tempi di realizzazione medio-bassi e reversibilità medio-alta. Via della Dogana, con una corsia ciclabile in carreggiata a fianco dei marciapiedi, ricavata dalla riduzione del numero delle corsie dei veicoli. Via Grazioli, dove ricavare una ciclabile protetta da dispositivi omologati (dissuasori o cordoli) e dalla segnaletica. Via del Travai, strada condivisa con specifiche regole di circolazione a priorità pedonale e ciclabile.

La proposta riguarda anche un tratto di Via Rosmini, dove creare un nuovo spazio ciclabile protetto dallo spostamento dello spazio con stallo a nastro all'interno della carreggiata, permettendo la realizzazione del doppio senso ciclabile nella strada resa a senso unico. Benetti riconosce che via Rosmini è la più problematica: «Per i bus il doppio senso di marcia potrebbe essere garantito, riservando però alle bici la precedenza».
Il ring a senso unico con strade a 30 km/h coinvolgerebbe dunque le sequenti vie e piazze: Pozzo, Torre Vanga, della Prepositura, Rosmini, del Travai, Santa Croce, Corso 3 Novembre, via Piave, Brigata Acqui (fino a via Barbacovi), via Barbacovi, Giovanelli, Grazioli, Largo Porta Nuova, piazza Venezia, via dei Ventuno, Bernardo Clesio, piazza Sanzio e via Romagnosi. Le zone condivise a 20 km/h sono quelle di prossimità a luoghi di studio e aggregazione sociale, dove la gestione dello spazio consente di viverle in sicurezza: riguardano ad esempio la zona Tambosi (via Brigata Acqui-via Barbacovi, via Pilati, Paradisi e Serafini e la zona Lettere (vie Gar, Zanella, Canestrini e Santa Margherita).

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