Mercatini di Natale di Trento alta tensione fra Carollo e il comandante Giacomoni

L'appuntamento era fissato per mercoledì pomeriggio, presso il comando della polizia locale di via Maccani. Un incontro che il comandante della polizia locale, Lino Giacomoni, aveva accordato ad Agostino Carollo. Oggetto l'ormai nota questione riguardante l'occupazione di suolo pubblico in vista dei Mercatini di Natale, al centro da mesi di un durissimo braccio di ferro tra l'organizzatore di eventi e il Comune di Trento.

Ma l'incontro avrebbe preso una brutta piega. Al punto che si è arrivata ad un "contatto" fisico fra i due.

Il comandante Giacomoni non rilascia dichiarazioni, ma da fonti del Comune pare di capire che sarebbe stato Carollo a "provocare" il contatto e, dunque, sarebbe la parte lesa. Il diretto interessato, però, sostiene l'opposto, ovvero di essere stato lui quello urtato dal comandante. E dice di avere presentato alla dirigente generale del Comune, Chiara Morandini, il video che documenta l'accaduto. Dato che Carollo è solito documentare tutto quello che lo riguarda con uyna "action cam" su cui registra ogni cosa. Nella parte finale del filmato - da quanto si vede - Giacomoni fa presente al musicista di avere finito il tempo a disposizione («dalle 15.30 alle 16»). «Purtroppo c'era traffico e sono arrivato ai '40», si giustifica Carollo. «Mi dispiace, doveva venire prima».

A quel punto il comandante si alza e va verso la porta. «Prego si sposti, grazie», dice. Ma Carollo è piazzato davanti alla porta. Giacomoni afferra la maniglia e, a fatica, riesce ad aprirla e uscire, mentre Carollo lo accusa: «Guardi che lei mi sta spingendo, sto documentando che lei mi sta spingendo». Il comandante, per parte sua, rivolto a chi sta fuori: «Mi sta mettendo le mani addosso». «L'ho documentato, lei mi ha spinto per uscire dalla porta», la replica di Carollo.

Il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, conferma di essere stato informato di quanto accaduto dal comandante: «Ne ho parlato con lui, al quale ho espresso la mia vicinanza e solidarietà, con il direttore generale e con l'avvocatura, con la quale stiamo valutando cosa fare». Di più in questa fase preferisce non aggiungere.
Il musicista, attraverso la Everness, rivendica con forza di avere depositato per primo la richiesta di occupazione del suolo pubblico. Ma ad inizio maggio, proprio una comunicazione del comandante della Polizia locale, Lino Giacomoni, confermava la sospensione del procedimento a casua dell'emergenza Coronavirus.

«Un procedimento - replica però Carollo - che doveva concludersi entro 90 giorni come previsto dal regolamento comunale - entro il 25 febbraio, prima, dunque, che deflagrasse l'emergenza Coronavirus. Ma ne sono passati 180 e non si è ancora concluso». Ma alla battaglia giudiziaria già finita al Tar rischia di aggiungersene ora un'altra, visto che sono attese querele incrociate.

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