Mentre fa colazione dal burro sbuca un dito di lattice

di Marica Viganò

C’è mancato poco che la colazione le andasse di traverso: aprendo la confezione del burro ha visto spuntare qualcosa di azzurro. «Pensavo fosse carta, invece era un pezzetto di lattice» racconta la giovane che ha fatto la sconcertante scoperta, Roxana Georgiana Stancu. Per la precisione, era una parte di un dito di un guanto monouso. Roxana era a tavola assieme al compagno, domenica mattina, e stava preparando la colazione.

Le immagini pubblicate sul suo profilo Facebook, per quanto possano sembrare incredibili, non sono false. «No, è tutto vero. Ho fatto alcune foto e le ho condivise, ma per ridere non certo per chiedere soldi come qualcuno pensa. Non ho bisogno di denaro - sottolinea la giovane, barista al Mister X di Pergine Valsugana - Quando si lavora può capitare di sbagliare e non voglio incolpare nessuno. In passato sono stata occupata in un’azienda alimentare e so che qualche svista può succedere».

Il panetto di burro, del peso di circa 250 grammi e prodotto in Italia, era stato acquistato in un supermercato di Trento. «Avevo preso due confezioni. La prima l’abbiamo finita la scorsa settimana. La seconda, quella con il pezzo di lattice, l’abbiamo aperta domenica. Dopo aver pubblicato il post sono stata contattata da una addetta del supermercato, che mi ha invitata a rivolgermi all’assistenza clienti e a inviare le fotografie - prosegue Roxana - Per fortuna non è successo nulla e la mia intenzione non è stata quella di creare allarme. La cosa assurda è che un anno e mezzo fa in un panetto di burro di un’altra marca ho trovato un’unghia finta colorata. Neppure allora ho fatto denuncia anche perché non ho avuto conseguenze. Ripeto: chi lavora può sbagliare».

Il pezzetto di lattice era all’interno del burro e lì sarebbe finito evidentemente durante le fasi di produzione, non in quelle successive di confezionamento. Possibile che, dato il ritrovamento del corpo estraneo nel panetto venduto a Trento, il supermercato abbia già provveduto al ritiro dell’intero lotto a tutela della clientela. Spetterà poi all’azienda produttrice verificare come sia potuto accadere un simile “incidente”.

 

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