Portela, aggredito all'esterno del suo locale il titolare della piadineria che difendeva una ragazza E oggi blitz della polizia: 25 stranieri portati in questura

Spintonato e minacciato, con la sola colpa di aver difeso una ragazza da attenzioni non richieste.
L’episodio di violenza arriva purtroppo da una zona del capoluogo non nuova a fatti come questi, piazza della Portela.

Protagonista suo malgrado, Massimo Sonn, titolare della piadineria L’angolo tondo.

Tutto è accaduto in pieno giorno, poco dopo le 14 di martedì. L’esercente aveva appena chiuso la piadineria dopo aver lavorato a pranzo e si stava dirigendo dall’altra parte della piazza, verso Torre Vanga, dove aveva posteggiato la propria moto.

«Davanti alla mia attività si trovava un gruppo di stranieri, che ormai da tempo staziona stabilmente in piazza», ha raccontato Sonn.

«Ormai personalmente non faccio neppure più caso alle loro intemperanze - ha proseguito - soprattutto quando alcuni di loro sono ubriachi. Anche ieri (martedì, ndr) me ne stavo andando a casa senza badare troppo alla loro presenza. Quando stavo salendo in moto, però, ho visto che uno di loro aveva iniziato ad avvicinarsi ad una ragazza che stava attraversando la piazza a piedi, cominciando ad importunarla. Così sono sceso dalla moto ed ho invitato il giovane a lasciarla stare».

A quel punto la reazione del ragazzo è stata violenta: «Ha iniziato a dirmi di lasciarlo stare, mi ha rovesciato addosso la birra della lattina che aveva in mano, poi ha cominciato a spintonarmi. Per fortuna, in tutto questo, la ragazza è riuscita ad allontanarsi. Ho contattato il 112 e dopo qualche minuto sono arrivate le pattuglie della polizia, ma il gruppo di stranieri si era già allontanato».

Massimo Sonn non ha dovuto farsi medicare, anche perché dopo averlo visto chiedere l’intervento delle forze dell’ordine il gruppo di giovani si è rapidamente calmato prima di allontanarsi. «Vista l’ora, poi, altri passanti ed altri commercianti della zona, tra cui i responsabili del supermercato Tovazzi, sono intervenuti per cercare di risolvere la situazione prima che degenerasse».

Nessuna conseguenza fisica, dunque, ma tanta amarezza. Sonn è sfinito dalla situazione: «Alla Portela le cose hanno ricominciato ad andare male ormai da un paio di mesi. Ora agli spacciatori si sono aggiunti questi gruppi, per lo più di nordafricani, che stanno tutto il giorno in piazza bevendo, ubriacandosi e molestando passanti. L’altro giorno alcuni di loro mi hanno anche dato del razzista, una cosa che mi dà un profondo fastidio perché non lo sono di certo. Sono solo una persona che non sopporta più l’inciviltà».

Massimo Sonn sta ormai alzando bandiera bianca: «Lavoro in piazza della Portela ormai da sedici anni, più volte ho subito danneggiamenti o avuto a che fare con comportamenti spiacevoli da parte di persone come queste. Ho sempre provato ad andare avanti ma vedo che il problema è cronico e anche quando viene affrontato, si ripropone poi come prima. Anche oggi (ieri, ndr) gli stessi giovani erano tornati al loro posto, tanto che ho dovuto lasciare la moto lontana dalla piazza, per timore che me la potessero danneggiare. Purtroppo è così, non c’è nulla da fare. Questa sarebbe uno degli angoli più belli della città ma ho già iniziato a cercare altre sistemazioni per la mia attività, così non si può più andare avanti».

A sequito di questa aggressione, la Questura ha deciso oggi una retata con una trentina di agenti di polizia.

Portati in questura 25 stranieri, la maggior parte nigeriani, algerini e tunisini.  Due di loro saranno espulsi perché irregolari. Denunce per droga.


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