Grisenti lancia Zanetti come candidata sindaca di un "polo" centrista

di Daniele Benfanti

Silvano Grisenti ha deciso. A Trento, in vista delle comunali del 3 maggio, la sua Progetto Trentino entra nel polo centrista sotto le insegne della lista “Si può fare”, rinunciando al proprio simbolo.

Ieri, nel tardo pomeriggio, l’ex assessore provinciale ed ex numero uno di A22, fondatore e leader di Progetto Trentino, ha partecipato alla conferenza stampa di “Si può fare“ e ha sostenuto con convinzione la candidatura a sindaca di Silvia Zanetti (ex Civica Trentina). Dopo Ianeselli (SìAmo Trento, centrosinistra più Patt), Alessandro Baracetti (centrodestra) e Filippo Degasperi (Onda Civica), la partita per la poltrona di Palazzo Thun, quindi, si arricchisce di una contendente al femminile.

Silvia Zanetti è avvocata e fondatrice e direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Trento. Nel 2014 ha dato vita al Comitato Trento Sicura. «Il mio obiettivo è dare voce ai tanti silenziosi e tanti elettori delusi da promesse non mantenute da altri. Sono una donna, madre, professionista e lavoratrice autonoma ma non sono una femminista aggressiva», ha detto di sé. La Zanetti si fa interprete di un mix di tradizioni: civica, popolare, autonomista.

E’ un progetto alternativo al centrosinistra, è stato sottolineato. Il che apre allo scenario di una corsa solitaria di “Si può fare” al primo turno (forse con una lista d’appoggio della nuova Dc-Udc-Nuovo Cdu e centro popolare di Renzo Gubert, se si riuscirà a trovare i candidati) ed eventuale appoggio al centrodestra al secondo turno, se necessario. E Silvano Grisenti, a precisa domanda, ha assicurato fedeltà alla coalizione ora al governo della Provincia e in cui Progetto Trentino esprime il vicepresidente Mario Tonina.

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