I ladri si arrampicano lungo la torretta dell'ascensore Gardolo, colpo dal dentista

Si sono arrampicati lungo la torretta dell’ascensore esterno, fino a raggiungere il balcone del secondo piano dello stabile di via Aeroporto, a Gardolo. Poi, una volta forzata una delle finestre dello studio dentistico Clinica del Sorriso, i ladri sono entrati nei locali, andandosene con materiale tecnico, medicinali specialistici e prodotti odontoiatrici per un valore di oltre ventimila euro.
Il singolare colpo è stato messo a segno nella notte tra mercoledì e giovedì nel cuore del sobborgo, di fronte alla chiesa parrocchiale e di fianco alla canonica.

Dell’accaduto, i responsabili e dipendenti dello studio si sono accorti soltanto l’altro ieri mattina, una volta entrati per prepararsi alla nuova giornata di lavoro. Lo spettacolo che si sono trovati davanti è stato desolante: non solo alcuni dei locali erano stati messi a soqquadro.

Non solo mancavano attrezzature, dotazioni e prodotti odontoiatrici. I malviventi avevano anche danneggiato deliberatamente alcune delle poltrone degli studi a disposizione dei pazienti. In qualche caso, tranciando di netto i cavi di turbine, siringhe aria/acqua e manipoli, gli strumenti - tanto temuti dai pazienti che meno amano le visite - ai quali poi i dentisti collegano le varie punte con cui si incide, rimuove, pulisce.
A Christian Paviglianiti, uno dei titolari dello studio, non è rimasto altro da fare che allertare le forze dell’ordine: il personale della centrale unica per l’emergenza ha fatto arrivare a Gardolo le volanti della polizia, con gli agenti che hanno effettuato un sopralluogo assieme ai colleghi della scientifica.

Le telecamere interne presenti nello studio hanno permesso di ricostruire parte dei movimenti dei malviventi: uno solo quello mossosi all’interno dei locali, con il supporto quasi certamente di uno o più complici all’esterno. Lo si è visto passare da una stanza all’altra per poi allontanarsi con una sacca sulle spalle, nella quale ha infilato la preziosa refurtiva.

Dopo essere saliti arrampicandosi lungo la torretta in acciaio e vetro dell’ascensore esterno, per calarsi i malviventi hanno utilizzato una corda, una delle estremità della quale è stata assicurata al parapetto del balcone. La cima è stata ritrovata ancora legata proprio al parapetto.

Le indagini stanno ora procedendo e non si esclude nessuno dei possibili scenari. Potrebbe essersi trattato di un colpo messo a segno da criminali professionisti (hanno prelevato attrezzatura e prodotti che non possono essere stati scelti a caso da ladri in cerca di generici oggetti di valore, ma scelti con oculatezza) per alimentare il mercato nero del settore, presumibilmente all’estero. Ma anche di un atto commissionato per danneggiare deliberatamente l’attività, che ha aperto i battenti da pochi mesi, nell’autunno scorso, quando i vertici del gruppo di studi dentistici - già presenti tra l’altro a Tione, Segonzano e Piné - hanno deciso di aprire una propria sede anche a Gardolo: «Fortunatamente - ha commentato Paviglianiti - i disagi per i nostri pazienti sono stati limitati, grazie all’impegno della nostra squadra siamo riusciti a non chiudere nemmeno nella giornata di giovedì».

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