Troppe auto arrivano in città «Servono divieti di circolazione»

di Lorenzo Basso

«Il traffico dei pendolari che gravitano sulla di città di Trento dovrà essere progressivamente diminuito meditate l’istituzioni di appositi divieti di circolazione in tutte le zone del fondovalle, mentre il servizio di trasporto pubblico andrà incentivato e migliorato».

Non lascia adito a dubbi, il presidente della circoscrizione Centro storico-Piedicastello Claudio Geat, in merito al futuro della mobilità del capoluogo, annunciando l’avvio di un percorso di approfondimento all’interno delle commissioni circoscrizionali in vista dell’elaborazione di un documento da inviare alla Giunta comunale. L’obiettivo è quello di risolvere una volta per tutte il problema del trasporto locale e della viabilità nelle zone più centrali, attualmente congestionate dal traffico. Le modalità di soluzione dell’annosa questione, più volte sollevata in Consiglio comunale, prevede, a detta di Geat, il rafforzamento del trasporto pubblico e delle aree di sosta periferiche, e l’istituzione di progressivi divieti di accesso, a partire dal centro storico e dalle zone a maggiore densità abitativa.

«Il percorso intrapreso con via Pietrastretta - ha spiegato il presidente - rappresenta, a mio avviso, un’occasione per avviare una valutazione complessiva del sistema di mobilità in città. In quel caso, dopo due assemblee pubbliche partecipate e vivaci, siamo riusciti a risolvere il problema di sicurezza dei pedoni e di eccessivo traffico mediante l’istituzione di un senso unico, la cui convenienza è stata immediatamente compresa dai residenti. Ora, vale la pena avviare un percorso simile anche per altre aree del capoluogo, particolarmente interessate dal problema».

Dai dati forniti dall’amministrazione cittadini alla circoscrizione, per avviare un ragionamento di merito, ogni giorno vi sono circa centomila veicoli che arrivano a Trento da fuori città, sommandosi a quelle già presenti a Trento. La situazione comporta il congestionamento di alcune arterie centrali, tra cui lo snodo di piazza Venezia.
«A Trento ci sono decisamente troppo auto, con problemi di inquinamento e di sicurezza dei cittadini. È giunto il momento di iniziare a difendere la città, e la vivibilità delle persone residenti. In questo senso, credo che l’unica alternativa sia iniziare a introdurre dei divieti progressivi, in modo da favorire un cambio di mentalità per la mobilità privata».

Il tema sarà oggetto di confronto all’interno della circoscrizione: l’intento del presidente è quello di elaborare un documento prima della fine della legislatura.

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