Viote, ladri al parcheggio Le auto nel mirino

Dopo i finestrini delle auto infranti sul passo Redebus, dalle Viote in Bondone arriva un caso analogo, capitato domenica in pieno giorno.
Da un’Audi parcheggiata sono stati infatti rubati con la stessa tecnica una borsetta, un portafoglio e non solo, come spiega la vittima dell’odioso episodio.

«Ho parcheggiato la macchina attorno alle 14.40. C’era il pienone, ho dovuto fare due giri fino a che non è uscito qualcuno. Abbiamo poi trovato un posto libero verso la parte nord del piazzale, nella parte opposta rispetto alla rotatoria», spiega Daniele Toniolatti, arrivato in Bondone in macchina con la famiglia per trascorrere qualche ora sulla neve.

«Siamo ritornati verso le 16.15, era ancora pieno giorno quindi. Ho fatto notare a mia moglie come molte macchine fossero andate via, liberando il parcheggio. Appena arrivati abbiamo però scoperto il nostro finestrino posteriore destro distrutto, con tutti i frammenti di vetro sui sedili e dentro l’abitacolo».

Grande lo spavento per Daniele, la moglie e i due figli: nei paraggi non c’era purtroppo nessuno in quel preciso istante, impossibile quindi anche solo ipotizzare un autore, che evidentemente ha scelto uno dei rari momenti propizi per non farsi notare.

Tutte le altre auto in sosta erano intatte. Un gesto che per certi versi ha dell’incredibile, visto l’affollamento medio del parcheggio nei pomeriggi domenicali.
Alla base della spaccata potrebbe esserci una dimenticanza: «Avevamo scordato sui sedili posteriori una borsa con dentro il mio portafoglio, evidentemente il ladro deve averla vista nonostante i finestrini oscurati».

Oltre ai documenti (fra i quali la patente e una carta di circolazione di un altro veicolo) nella borsa dentro l’Audi Avant c’erano un bancomat e la chiave dell’antifurto di casa, entrambi subito bloccati dal proprietario che ha denunciato l’accaduto ai carabinieri a Candriai.

Ma a Daniele Toniolatti, più di ogni altra cosa, preme un ricordo. Si tratta di due foto della madre, scomparsa due anni fa. «Sono due foto a cui tenevo tanto, di cui non ho altre copie e che tenevo nel portafoglio. Se per caso il ladro dovesse leggere questo appello, me le faccia riavere al più presto».

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