I Carabinieri scoprono in via Filzi il «deposito» della droga: in cantina mezzo chilo di eroina e hashish

I Carabinieri del Comando Provinciale di Trento hanno scoperto un vero e proprio nascondiglio di sostanze stupefacenti e sequestrato oltre mezzo chilo di eroina oltre a cento grammi di hashish. Insieme alla droga, abilmente occultata all’interno di una cantina in disuso di un condominio della centrale via Filzi, sono stati rinvenuti e sequestrati anche 5.700 euro in banconote di vario taglio, ritenute provento di attività illecita.

A scoprirlo sono stati i militari del Nucleo Investigativo - Reparto Operativo che, lo scorso fine settimana, hanno approfondito delle informazioni acquisite nel corso delle attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti nel quartiere La Portella e nella zona centro città, particolarmente battute dai Carabinieri, per contrastare il fenomeno e rassicurare i cittadini.

Lo stupefacente, del valore complessivo di circa 10.000 euro, è posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per i successivi esami di laboratorio e valutarne la qualità. «L’operazione - spiegano i militari dell’Arma - purtroppo testimonia un ritorno al consumo di eroina, uno stupefacente che per le caratteristiche chimiche, provoca negli assuntori devastanti conseguenze sulla persona, principalmente legati al fenomeno molto marcato della dipendenza».

Continuano gli accertamenti per risalire ai soggetti che la detenevano e per assicurarli alla giustizia, mentre si intensificano i servizi preventivi giornalieri, posti in atto dai Carabinieri per incrementare liberare le strade dagli spacciatori.

Controlli che non si limitano alle strade ma guardano alla formazione di una coscienza sociale già nelle scuole, quotidianamente monitorate dai militari per tenere lontano i più giovani dalla droga. Numerosi sono infatti gli incontri con gli studenti, i professori e i genitori, che mirano a creare un network, per promuovere interventi educativi e informativi, in grado di fornire strumenti efficaci a riconoscere e combattere il disagio e gli stili di vita a rischio, affinché crescano cittadini del domani, solidi e solidali.

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