La Sat inaugura domani Palazzo Saracini-Cresseri tornato al suo splendore

di Elena Nicolussi Giacomaz

Palazzo Saracini-Cresseri, sede della Sat in via Manci 57, torna al suo antico splendore, dopo sette mesi di lavori di ristrutturazione. Si tratta di uno degli edifici più emblematici della città dal punto di vista storico-stilistico: eretto a metà del 1500 dalla famiglia Saracini ed acquistato poco meno di settant’anni fa dalla Società Alpinisti Tridentini, da domani - con la cerimonia «Un vicolo, due palazzi» - tornerà ad essere fruibile a tutti gli amanti di montagna e di cultura.

«Siamo felici di poterlo restituire alla comunità - precisa la presidente Sat Anna Facchini -: con l’inaugurazione di questo nuovo abito del palazzo e la festa che si terrà presso la nostra sede vogliamo far conoscere un vasto campo di attività, che non riguarda soltanto l’escursionismo, l’alpinismo e la socialità, ma che comprende anche un aspetto culturale in forte crescita».
I lavori di restauro conservativo della facciata sono iniziati l’8 aprile 2019, per poi concludersi il 31 ottobre. A condurli l’impresa Consorzio Ars di Trento, sotto la supervisione dell’architetta Giorgia Gentilini. «A 155 anni dalla ridefinizione della facciata con la nuova decorazione - ha spiegato - e a 30 anni dal primo restauro, la superficie pittorica si mostrava molto degradata con preoccupanti fenomeni di dilavamento e deposito superficiale, abrasione, erosione e decoesione della pellicola pittorica». Un cantiere particolarmente impegnativo - vista anche la superficie - che in 7 mesi ha compiuto un lavoro di consolidamento dell’intonaco con stesure multiple di prodotto, al fine di garantire un effettivo consolidamento dell’intonaco impoverito e degradato. La facciata inoltre presentava caratteristiche decorazioni pittoriche in finto bugnato, fregi e motivi geometrici a triangoli bianchi e neri, reintegrati mediante pigmenti stabili con legante inorganico completamente a mano. Lavori che hanno richiesto tempi lunghi di esecuzione e una squadra composta tra i 4 e i 5 restauratori, per un costo totale che sfiora i 115mila euro. «Il progetto ha visto anche il coinvolgimento della Sopraintendenza per i beni culturali, che ha dato il via libera all’intervento e finanziato il 50% dell’opera con fondi pubblici» ha proseguito l’architetta.

Ma Palazzo Saracini-Cresseri gode di un altro scorcio, molto frequentato ma poco conosciuto in città: vicolo della SAT, che lo collega a Palazzo Trentini, sede del Consiglio Provinciale di Trento. «Quando abbiamo pensato, con la presidente Facchini, alla realizzazione di un evento per presentare alla comunità il magnifico restauro - ha precisato il presidente del Consiglio Walter Kaswalder -, ci è parso chiaro come il vicolo rappresentasse il tratto che ci unisce, e abbiamo voluto renderlo protagonista dell’inaugurazione, creando un circolo virtuoso con l’arte e la bellezza di questi due edifici».

La cerimonia «Un vicolo, due palazzi» inizierà domani alle 14, presso lo spazio al pianterreno della Sat. Tra gli eventi che animeranno il pomeriggio, alle 14.30 si terrà una conferenza sulla storia e l’architettura dei due edifici, a cura di Ezio Chini e Riccardo Decarli. Seguiranno gli approfondimenti «Le istituzioni verso i cittadini», «L’intervento di restauro» e la presentazione di Maria Luisa Brioli del progetto coordinato dal Fai Gruppo Scuola «Apprendisti ciceroni», che il 28 e 29 novembre impegnerà 60 ragazzi delle classi quarte del Liceo Linguistico Sophie Scholl in visite guidate ai palazzi affrescati del centro. In chiusura il concerto del Coro della Sat e un aperitivo tra gli spazi di Palazzo Trentini e Casa della Sat, con la possibilità di visite guidate su prenotazione.

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