Terrore in via Perini: due rapine con il coltello nella zona del bancomat, caccia al bandito

Due rapine in una sera: il malvivente, coltello alla mano, ha agito con il favore del buio nella zona tra via Perini e San Pio X. Prima ha fermato un uomo mentre saliva in auto, obbligandolo a consegnargli il portafoglio, poi ha atteso una ragazza all’uscita dal bancomat, certo che il “bottino” sarebbe stato ingente. La caccia all’uomo da parte degli agenti delle volanti è iniziata nel pomeriggio di lunedì ed è proseguita per tutta la notte e la giornata di ieri. «Mi ha dato l’idea di un disperato alla ricerca di soldi, di una persona con problemi di droga - racconta una delle vittime - ma quando ti trovi un coltello puntato in faccia non pensi a come reagire». Anche sabato si era verificata una rapina con modalità simili: l’ipotesi è che si possa trattare dello stesso malvivente.

L’ultimo allarme in ordine di tempo è arrivato in questura attorno alle 23 di lunedì. A chiedere aiuto una ragazza trentina, rapinata in via Perini. «Stavo tornando a casa, camminavo lungo la strada per raggiungere la mia auto quando mi sono fermata al bancomat del Credito Valtellinese che si trova proprio di fronte alla sede della Rai: ho visto lo sportello e ho colto l’occasione per prelevare del denaro - spiega la vittima, 27 anni, di professione infermiera - Quando sono uscita dalla stanza della banca, ho fatto pochi passi e mi sono trovata davanti lo sconosciuto. Pensavo che volesse chiedermi un’informazione e non ho notato che aveva in mano un coltello. Mi ha detto qualcosa e, non capendo, gli ho chiesto se poteva ripetere. Si è avvicinato ancor di più e mi ha puntato il coltello al viso. Mi ha detto “Non ti faccio niente, dammi i soldi”. Allora ho aperto lo zaino, gli ho detto di stare tranquillo perché gli avrei dato tutto. Ho preso il portafoglio, ma lui me l’ha strappato di mano ed è scappato via. Così, oltre al denaro, ho perso anche i documenti. Una cosa del genere proprio non me l’aspettavo, soprattutto in quella zona. Via Perini è sempre frequentata, ma in quel momento non c’era nessuno...».
La ragazza, comprensibilmente scossa, ha visto che il malvivente scappava verso l’Eurobrico di via Giusti e ha citofonato ad un suo amico che abita vicino per chiedere aiuto. Subito ha chiamato la polizia. «La volante è arrivata immediatamente, tre minuti dopo la chiamata. Ho raccontato quanto era accaduto e sono stata in questura a sporgere denuncia - racconta la vittima - Ricordo che il malvivente parlava male, con la bocca impastata, era scoordinato, forse ha problemi di tossicodipendenza. Non mi sembrava lucido, avrei potuto dargli uno spintone e scappare, oppure colpirlo con la bottiglietta di latta dell’acqua che avevo nello zaino, ma con un coltello davanti ho preferito consegnargli i soldi. Aveva un accento non trentino, era alto circa un metro e 65 ed era trasandato, con il viso segnato. Difficile dargli un’età».

Alla ragazza il malvivente ha portato via tutti i soldi che aveva appena preso al bancomat, per un bottino di alcune centinaia di euro. Denaro che si somma a quello rubato alla prima vittima, un uomo che il malvivente aveva tenuto d’occhio: l’aveva visto parcheggiare l’auto, poi avvicinarsi ad un bar che però era chiuso e tornare alla vettura. Il rapinatore aveva avvicinato lo sconosciuto mentre questi stava salendo in auto e, minacciandolo con il coltello, si era fatto consegnare i soldi. La giovane infermiera rapinata intanto lancia un appello attraverso i social: «Confido nel fatto che il rapinatore abbia preso i soldi e poi buttato il mio portafoglio con documenti da qualche parte... Il portafoglio è di pelle bianca, marca Stradivarius, con disegnati dei musetti di gatto stilizzati. Se qualcuno lo trovasse e riuscisse a farmelo riavere, gli sarei davvero grata».

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