Corteo anarchico e imbrattamenti Il Comune al lavoro per pulire

A quattro giorni dal corteo anarchico, il Comune di Trento ha avviato ieri i lavori per ripulire i muri di caseggiati e palazzine imbrattati delle scritte lasciate dai manifestanti durante il loro percorso nel pomeriggio di sabato 16 marzo.

Decine le scritte lasciate sugli edifici di via Prepositura, via Rosmini, via Giusti, via Perini, corso Tre novembre, via Santa Croce, via degli Orti. Slogna, ma anche frasi ingiuriose e offensive che gli anarchici hanno vergato con le bombolette spray nel corso della protesta contro i sette arresti di appartenenti al movimento anarchico del febbraio scorso, al termine dell’operazione Renata condotta dal Ros dei carabinieri e dalla Digos.

Ieri addetti del Comune, con il personale del Servizio manutenzione strade, hanno dato il via alle operazioni di rimozione delle scritte e pulizia delle facciate imbrattate cominciando da via Perini (dove oltre alla sede della Rai e ad una banca era stato preso di mira lo stabile che ospita la mensa della polizia) e proseguendo lungo via Giusti, via Rosmini e piazza Santa Maria.

Quest’oggi gli interventi sono continuati lungo via Prepositura - dove nel porticato dello stabile di fronte a piazza della Portela sono state numerose le scritte lasciate dai manifestanti - via Torre Vanga, piazza Dante. Saranno poi ripuliti anche i muri della palazzina che ospita la sede del Servizio uffici cimiteriali, in via Giusti.

Oltre a stabili e condomini, gli anarchici sabato avevano colpito anche gli sportelli bancomat degli istituti di credito presenti con le loro filiali lungo il percorso ed almeno due uffici di agenzie immobiliari: in questi casi non erano state usate bombolette spray, ma barattoli di vernice, con i responsabili delle attività che hanno già provveduto dopo il fine settimana a ripristinare gli apparecchi.

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