Discarica abusiva a Trento Nord Tutte le spese a carico del Comune

Dovrà intervenire direttamente il Comune, incaricando una ditta specializzata, per eliminare la discarica abusiva che si è andata formando all’esterno della curva dove via Vittime delle Foibe diventa via Lavisotto, a Trento Nord.

Nei giorni scorsi in seguito alle segnalazioni dei cittadini la dirigente del Servizio Ambiente ha scritto ai proprietari dei terreni che sorgono a valle dell’area ex Sloi, i quali si sono detti estranei alla vicenda e non in grado di tenere sotto controllo la zona per evitare l’abbandono selvaggio di sacchetti pieni di immondizie. A questo punto perciò per ripristinare il decoro e le condizioni igienico sanitarie sarà l’ente pubblico a doversi attivare e accollare le spese.


Un mese fa per la verità Palazzo Thun aveva comunicato che la polizia locale aveva individuato i responsabili degli abbandoni di rifiuti, a cui sarebbe stato addebitato il costo dello smaltimento affidato a Dolomiti Ambiente. Oggi si scopre che le cose non stanno così, che la società di gestione dei rifiuti non può neanche intervenire sul suolo privato e che il Comune dovrà fare per conto proprio.


Lo stato di abbandono della zona, che sorge a valle dei terreni inquinati ex Sloi, è tornato sotto i riflettori per iniziativa di alcuni esponenti politici dei partiti di sinistra, Renata Attolini, segretaria dei Comunisti Italiani; Jacopo Zannini, consigliere circoscrizionale dell’Altra Trento e alcuni attivisti di Liberi e Uguali, che si occupano prima di tutto dell’annosa questione della mancata bonifica dei terreni ex Sloi: «Crediamo - scrivono in una nota - che tutte le ben note difficoltà, di ordine tecnico, dalla proprietà in mano a privati alle incertezze sugli interventi da adottare, dovrebbero finalmente essere affrontate con decisione e risolte per il bene non solo di chi abita in quella zona, ma di tutta la città. Non esistono, purtroppo, studi epidemiologici, ma nelle palazzine più vicine alla zona, si conta, per confronto diretto tra cittadini, un numero di patologie oncologiche piuttosto elevato».


Quanto all’abbandono dei rifiuti chiedono che il Comune dia seguito alle promesse fatte dal vice sindaco Biasioli in occasione di un’assemblea pubblica, e cioè che le periferie non vengano abbandonate.


Il problema della discarica abusiva era stato sollevato all’inizio di febbraio da alcuni residenti della zona che lo avevano segnalato all’Adige, chiedendo all’amministrazione comunale di intervenire. Gli stessi cittadini, sfiduciati per non aver ancora visto muoversi nulla, sono tornati nei giorni scorsi all’attacco lamentando anche il problema del traffico intenso che nelle ore di punta si riversa lungo le stradine che passano davanti alle loro abitazioni.

Via Lavisotto è una strada privata ma aperta al pubblico e rappresenta una alternativa per aggirare le code che si formano specialmente al mattino presto e nel tardo pomeriggio. Chiaro che questo provoca un aumento dell’inquinamento e dei disagi per i residenti delle palazzine che si affacciano su via Vittima delle Foibe, che tornano a chiedere al Comune che faccia qualcosa per tutelare la vivibilità della zona.

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