Via Verdi, la Filarmonica vince sui bar degli aperitivi

Nella sfida dei decibel, la maestria del Quartetto d’archi Van Kuijk, che si è esibito ieri sera, batte il «sottofondo» musicale che accompagna gli aperitivi e le serate al bar. E così anche la prossima settimana, lunedì, quando si esibirà all’organo Iveta Apkalna, gli appassionati di musica classica potranno gustarsi la performance dell’artista senza il fastidioso rumore di «sottofondo» che rimbalza da via Verdi.

L’appello della Società Filarmonica è stato accolto dall’Amministrazione comunale: stop alla musica nel bar sottostante, sull’altro lato della strada. Violini e organo hanno avuto la meglio sugli amplificatori del pubblico esercizio. «Era una questione di buon senso» spiega l’assessore alla culture e all’ambiente del Comune, Andrea Robol «ma siccome l’appello al buon senso non è stato sufficiente, abbiamo deciso di operare altrimenti».

La «Filarmonica» organizza una stagione concertistica di livello: una ventina di appuntamenti con interpreti di rango internazionale. Appunto, solo una ventina di concerti serali. Un numero, in teoria, assolutamente compatibile con l’animazione serale della via «universitaria» e la presenza di giovani studenti che riempiono i locali. Il problema è che la musica pop «sparata» dalla strada ed il vociare intenso finisce con l’«inquinare» l’esibizione al primo piano, infastidendo sia gli artisti che si esibiscono nella storica sala, dall’acustica eccezionale, sia il pubblico presente.

Ieri, il presidente della Filarmonica, Lorenzo Arnoldi , ha spiegato a l’Adige il senso dell’appello lanciato dal sodalizio «per la difesa della musica»: «Abbiamo chiesto se era possibile evitare queste manifestazioni in coincidenza con la ventina di concerti che facciamo durante l’anno, un paio d’ore o poco più, tra le 20.30 e le 23, ma il titolare ha risposto che quello è il suo lavoro e non intende rinunciarvi». Da qui la richiesta al Comune di «mettere sul piatto della bilancia 14 tavolini di un bar o un’attività culturale che il Comune stesso sovvenziona» con 87 mila euro (2017).

La risposta è arrivata ieri. Spiega l’assessore Robol: «Ho allertato la Polizia locale che ha provveduto a revocare l’autorizzazione alla musica di sottofondo, che copriva la fascia oraria 18 - 23, ad uno dei bar vicini all’edificio della Filarmonica, segnalato più volte per le emissioni sonore». Robol spiega di essere anche intervenuto personalmente, lo scorso anno: «In passato con il buon senso si era sempre riusciti a trovare un compromesso tra le rispettive esigenze - entrambe rispettabili - di fruizione attenta dei concerti e di divertimento nei bar della strada, semplicemente consegnando agli esercenti il calendario della stagione concertistica e chiedendo loro di porre particolare attenzione nelle serate in cui si svolgeva il concerto. Spiace» aggiunge Robol «che in questa stagione, nonostante gli interventi ed i solleciti della Polizia locale, si sia dovuti arrivare alla misura più drastica che verrà fatta rispettare con rigorosi controlli in futuro». Della serie: alle prime note, scatterà la sanzione.

«Il locale potrà, come da regolamento e previa richiesta al Comune» precisa l’assessore «organizzare quattro concertini esterni al mese, che, se non combaciano con gli eventi della Filarmonica, saranno autorizzati. Per tutti gli altri giorni dell’anno, è autorizzato il plateatico, non più la musica di sottofondo. Se il gestore verrà a protestare in futuro, vedremo il da farsi».

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