Biotestamento, fino ad oggi 8 dichiarazioni in Comune

Sono otto le Disposizioni anticipate di trattamento (Dat) finora depositate presso l’ufficio dello stato civile del Comune di Trento, presentate da persone residenti in città.

Molti altri cittadini hanno inoltre preso contatto con l’ufficio per chiedere informazioni. Sul sito istituzionale è stata pubblicata una scheda informativa sull’argomento.

La norma in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento, note anche come biotestamento, stabilisce che «ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte, può, attraverso le Dat, esprimere la sua volontà in materia di trattamenti sanitari, nonchè il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari».

È anche prevista la possibilità, da parte del disponente, di nominare una persona di sua fiducia, che ne faccia le veci e la rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie. Le Dat devono essere redatte per atto pubblico o per scrittura privata autenticata consegnata personalmente dal disponente presso l’ufficio dello stato civile del comune di residenza del disponente medesimo, che provvede all’annotazione in apposito registro, ove istituito, oppure presso le strutture sanitarie.

L’ufficio dello stato civile, precisa il Comune di Trento, può ricevere solo le Dat consegnate personalmente da persona residente nel Comune e con firma autografa. L’ufficiale dello stato civile non partecipa infatti alla redazione delle Dat nè fornisce informazioni o indicazioni in merito.

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