Stop alle bevute di gruppo nel verde della città Divieto di consumare alcol in sette parchi

Basta bevute di gruppo, bottiglie e lattine nei giardini di piazza Dante. Il Comune si appresta a introdurre nel regolamento di polizia urbana il divieto totale di consumo di bevande alcoliche, oggi limitato al parco giochi e ai dintorni nel raggio di venti metri, a tutta la piazza. E non solo perché il divieto verrà esteso a tutte le sette principali piazze della zona centrale della città; oltre a piazza Dante anche piazza Venezia, parco Solzhenitsyn (S.Chiara), Predara, parco di San Marco, parco di maso Ginocchio e piazza Centa.

Lunedì scorso i capigruppo del consiglio comunale si sono trovati d’accordo nel delegare la giunta a mettere a punto la delibera che dovrà essere approvata in aula e modificherà il regolamento. La proposta iniziale, presentata da Andrea Maschio del Movimento 5 Stelle, chiedeva di estendere il divieto a tutti i parchi e le piazze della città ma solo Andrea Merler per la Civica Trentina era dello stesso avviso mentre maggioranza e Lega Nord hanno preferito limitare il campo alle zone più centrali, dove il problema del degrado e dei ritrovi a base alcolica è più marcato.

«Piuttosto che rinunciare abbiamo accettato il compromesso, ora bisognerà verificare l’efficacia del provvedimento e mi chiedo se alla fine non saranno gli stessi abitanti degli altri rioni a chiederne l’estensione» commenta Maschio, convinto comunque che i nuovi divieti possano limitare le situazioni di degrado di piazza Dante e delle piazze centrali. «Non si tratta certo di risolvere i problemi dell’alcol o della droga ma almeno - sostiene il consigliere grillino - le forze dell’ordine potranno avere uno strumento in più per mantenere una situazione di maggior decoro, dando un segnale che si fa qualcosa per la vivibilità di quei luoghi».

I primi divieti di consumo di alcolici erano stati introdotti nel 2015 e riguardavano come detto le zone attorno ai parchi gioco, finalizzati più a tutelare bambini piccoli e genitori. Quel provvedimento ha generato in due anni e mezzo una quarantina di multe, da 108 euro l’una, da parte della polizia locale ma soprattutto ha dato agli agenti uno strumento per allontanare i bevitori incalliti dalle panchine frequentate da mamme e bambini.
Ma il modo migliore per rendere vivibili e a misura di famiglia i parchi cittadini è quello di attirarne la frequentazione con iniziative ed eventi ed è quello che il Comune assicura di voler fare anche in piazza Dante, rilanciando al più presto con una nuova gestione il Libercafè, locale allestito sotto la biblioteca giovanile alla palazzina Liberty affacciato sulla piazza chiuso a fine 2017.

«Concluse le pratiche con la gestione precedente ora stiamo raccogliendo informazioni e facendo verifiche per predisporre un nuovo bando, anche perché abbiamo riscontrato da parte di operatori, categorie e cittadini un forte interesse per la riapertura» assicura Mariachiara Franzoia, assessore alle politiche sociali del Comune. Oltre a sistemare qualche problema strutturale nell’edificio si sta pensando a una struttura esterna per allungare il periodo di fruibilità del plateatico anche oltre i mesi estivi. E comunque in piazza Dante, così come nel parco di San Marco e alla Predara verrà ripetuta l’iniziativa «Destate il parco» avviata l’anno scorso. «Cercheremo in tutti i modi di occupare quegli spazi con iniziative positive in grado di attirare la gente e farli vivere» assicura Franzoia.

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