La piazza di Mattarello perde la sua pianta

Ha i giorni contati la Sophora japonica di piazza Quintilio Perini a Mattarello. Questa pianta ornamentale, che è originaria di Cina e Giappone e fu introdotta in Europa nel XVIII secolo ed è somigliante alla Robinia, appartiene al paesaggio del centro paese almeno dagli anni Settanta del secolo scorso, quando fu realizzata la piazza dalla quale si accede in quella che era la casa dell'illustre agronomo Giulio Catoni (1869-1950) conosciuta come la casa «ex delegazione» e già sede anche delle Poste italiane.

La Sophora manifesta tutti i suoi anni, le sue radici trasbordano, ha subìto pesanti interventi di potatura ed ha grossi problemi di stabilità, le sue foglie quando cadono rendono scivoloso il marciapiede circostante, insomma, è malandata e, a dirla tutta, così com'è si è ridotta, é anche brutta ed è un lontano fantasma degli esemplari in salute, eretti, dal portamento elegante, con il tronco diritto dalla corteccia screpolata secondo linee tortuose.

La pianta è stata analizzata, ma per le condizioni in cui versa non vi sono tante possibilità di intervento: o si procede con ulteriori potature e si fascia il fusto e la si mette in sicurezza reggendola con tiranti, con esiti estetici poco gradevoli o la si abbatte. Unanime in circoscrizione la valutazione dei consiglieri nel restituire il parere all'amministrazione: si proceda al suo abbattimento e se ne metta a dimora un'altra, sempre ornamentale, «ma non impegnativa», è stato detto, nel senso che se fra qualche anno, com'è negli auspici, si interverrà sulla casa «ex delegazione» e dal centro civico vi si trasferirà la biblioteca comunale (una bozza di progetto di ristrutturazione dell'edificio fu presentata in consiglio agli inizi del 2015), la novella pianta possa essere senza grandi rimpianti sacrificata per una sistemazione definitiva di quel lembo di terra all'ombra del campanile secondo i desideri che i tempi suggeriranno.

Ma. Bri.

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