Compensi e circoscrizioni L'accordo è in salita

L’intesa all’interno della maggioranza sulla «riforma» delle circoscrizioni cittadine appare ancora lontana. All’incontro di mercoledì sera, al quale peraltro erano presenti solo una decina di consiglieri, oltre all’assessora Chiara Maule, Pd, Patt e Cantiere non hanno trovato una sintesi. Considerato che per l’approvazione serve la maggioranza qualificata, la strada appare in salita. La proposta di mediazione avanzata dal Pd - via libera al gettone da 40 euro per i consiglieri, ma a fronte di un accorpamento delle circoscrizioni - ha incontrato molte resistenze. «Nel precedente incontro - dice Silvio Carlin, del Pd, che l’altra sera non era però presente - avevo fatto questa proposta di mediazione, che poi il gruppo ha fatto propria. Ma sia Patt che Upt vogliono conservare il numero attuale delle circoscrizioni - evidenzia con amarezza. - Io credo sia assurdo opporsi, visto che gli stessi colleghi di Pattini e Ducati stanno portando avanti la fusione di Comuni, non di circoscrizioni. Questo senza togliere il servizio, mantenendo aperti gli uffici almeno una volta alla settimana». Riuscire a trovare una mediazione, insomma, appare difficile. «Ma su questo non possiamo tornare indietro. La mediazione della mediazione è difficile da trovare. A questo punto si andrà ad un voto separato sui presidenza e consiglieri. Ma davvero mi pare ottuso volere tenere tutte e dodici le circoscrizioni».

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In casa Patt, però, Alberto Pattini è invece convinto che, il passo indietro, lo debba fare il Pd. «Il Patt - ricorda il capogruppo - è partito dall’idea di dare il 90% rispetto a quanto previste dalla legge provinciale per l’indennità dei presidenti, per dare un segnale. Ma il Cantiere chiedeva i gettoni per i consiglieri e su questo abbiamo mediato. E sembrava che fossimo tutti d’accordo». Ma le cose sono andate diversamente. «La proposta di accorpamento ci ha colti di sorpresa - dice - non era nel programma della coalizione. Possiamo anche rinunciare ai gettoni se questo è un problema, ma chiedere di accorpare le circoscrizioni periferiche non lo riteniamo corretto. Su quelle cittadine possiamo anche discutere, ma per il resto abbiamo grandi dubbi. Noi abbiamo cercato tutte le forme di mediazione possibile, ora anche il Pd deve fare la sua parte, non può pretendere di fare passare solo la sua posizione. Noi un passo indietro lo abbiamo fatto, lo facciano anche loro, senza chiedere l’accorpamento. Altrimenti andremo in aula e si voterà per punti su indennità di presidenti e sui gettoni».

Nonostante le divergenze l’assessora al decentramento Chiara Maule crede ancora si possa trovare una sintesi: «La mia ipotesi è di riuscire ad arrivare per fine marzo in consiglio con una proposta. Tutti riconoscono che le circoscrizioni si attendono una risposta, in un senso o nell’altro, non si può più tergiversare. Credo che la posizione sulle indennità dei presidenti sia condivisa, rimane quella sui gettoni ai consiglieri. Ma io confido che si possa trovare una sintesi».

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