Assemblea Patt: scintille tra governativi e filo-tirolesi per l'autodeterminazione

di Lorenzo Basso

Ha richiamato affiliati, rappresentanti e simpatizzanti da tutto il territorio cittadino la prima assemblea d'ambito del Patt, organizzata nei giorni scorsi per la sezione di Trento, Aldeno, Cimone e Garniga, in vista del congresso elettivo che si terrà il prossimo marzo.

L'incontro, che ha avuto luogo all'interno della sala circoscrizionale della Clarina, è stato infatti partecipato da diversi esponenti politici del capoluogo e degli abitati limitrofi, attualmente impegnati all'interno delle istituzioni come rappresentanti eletti. Convocata con l'obiettivo di eleggere i delegati all'assemblea congressuale e presentare formalmente i programmi dei quattro candidati alla segreteria politica - sono attualmente in lizza i due parlamentari Franco Panizza (segretario uscente) e Mauro Ottobre, assieme a Giuseppe Corona e Dario Chilovi - la serata è stata anche occasione di confronto aperto tra i tesserati sulle prospettive future del partito e momento di dialogo tra diverse correnti interne.

«Questa assemblea - ha spiegato il presidente della commissione congressuale Nicola Fioretti, sindaco di Aldeno e coordinatore della serata - è una dei quindici incontri che si terranno su tutto il territorio provinciale per la nomina dei delegati al prossimo congresso e per l'elezione dei consiglieri che, una volta votato il segretario, andranno a comporre l'organo collegiale del partito».

Il dibattito, proseguito fino a notte, si è svolto serenamente, anche se non sono mancate le staffilate tra i candidati, in particolare tra chi propone una linea autonomista radicale, al fine di perseguire un autodeterminazione del Trentino Alto Adige a scapito dell'appartenenza allo Stato italiano, e chi invece ritiene prioritario gestire al meglio le prerogative autonomiste, mirando a risolvere problemi attuali come, tra gli altri, la carenza di lavoro nelle valli.

La posizione più dura nei confronti della politica attuata da Ugo Rossi a livello provinciale è stata quella espressa da Corona, il quale, facendo riferimento alla storia del partito autonomista, ha parlato di «principi disattesi» e di «identità tirolese tradita». L'esortazione avanzata da Corona, in merito, è stata quella di non rinunciare agli ideali di autodeterminazione.

Differenti, invece, le prese di posizione di Ottobre, Panizza e Chilovi, che si sono invece concertati su questioni concrete, compresi i problemi interni al partito. In merito, si è fatto riferimento all'importanza di garantire una formazione dei più giovani per un avvicendamento degli incarichi anche ai livelli più alti.

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