Spari alla veranda, centrata la vetrata

Paura in una delle torri di Madonna Bianca

Tre spari. Due hanno solo incrinato la protezione della veranda, mentre un terzo è riuscito a superare la vetrata in materiale plastico, lasciando un foro. Erano circa le 18.30 di giovedì quando il proprietario di un appartamento al dodicesimo piano alle Torri di Madonna Bianca ha sentito alcuni spari ed è corso verso il terrazzino per capire cosa fosse successo. A quel punto ha subito allertato le forze dell'ordine, spiegando che avevano sparato contro il suo terrazzino. In quel momento, per fortuna, il proprietario dell'appartamento si trovava all'interno dell'abitazione e non sul balcone: inutile sottolineare che avrebbe potuto rimanere seriamente ferito. I contorni di questa vicenda restano da chiarire. Nessuno dei condomini avrebbe visto nulla: «Ho capito che era successo qualcosa perché ho visto i carabinieri che salivano e scendevano dalle scale», racconta un inquilino.

Secondo i primi accertamenti i colpi potrebbero essere partiti da un fucile ad aria compressa. Sembra invece improbabile che sia stata utilizzata un'arma da fuoco (come un fucile calibro 22), anche perché sul terrazzino non è stata trovata alcuna ogiva di proiettile. Inoltre, un'arma da fuoco, avrebbe probabilmente forato la vetrata in tutti e tre i punti, vista la potenza. Nessuna ipotesi, comunque, viene scartata, nemmeno quella che sia stata utilizzata una fionda di precisione, in grado di coprire anche lunghe distanze. Circostanza che, tuttavia, non spiegherebbe le deflagrazioni sentite dal proprietario. Indagini da parte dei carabinieri di Trento sono in corso anche per capire da dove siano partiti gli spari e, dunque, la traiettoria seguita. Al vaglio ci sono due ipotesi, la prima è che qualcuno abbia «mirato» contro la protezione laterale del balcone dal basso, dunque piazzato nel parcheggio. La seconda, invece, è che a sparare sia stato qualcuno che si trovava circa alla stessa altezza, dunque all'interno del palazzo posto di fronte alla torre. Ipotesi, questa, che appare al momento più attendibile. 

Così come resta ignota la ragione di un simile gesto. Il proprietario, un pensionato, ha chiarito di non avere sospetti né tanto meno nemici o contenziosi aperti con qualcuno, che possano giustificare un simile gesto. Difficile pensare ad un'azione intimidatoria. Resta dunque aperta l'ipotesi che si sia trattato dello «scherzo» - stupido quanto pericoloso - di qualche ragazzino. Non sarebbe peraltro la prima volta che qualche armato di fucile ad aria se la prende con ignari passanti o vicini di casa. Lo scorso ottobre un gruppo di ragazzini aveva pensato bene di prendere di mira una prostituta e colpirla con pallini di gomma in via Solteri. Proprio un mese fa, a Fai della Paganella, un 25enne, nel tentativo di impedire ai gatti di miagolare, aveva imbracciato il suo fucile calibro 22, regolarmente registrato, con l'intenzione di sparare un colpo in aria. Ma le cose erano andate diversamente e il proiettile era finito a pochi metri dal letto dell'uomo che stava dormendo in casa.

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